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Trump vuole distruggere l’auto europea: non solo dazi, la nuova mossa

Donald Trump non sembra farsi bastare i dazi comminati nei confronti dell’Europa: la nuova mossa fa il giro del web.
Donald Trump sembra essere deciso nel suo particolare piano di affrontare l’Europa e non solo. Con il chiaro obiettivo di rilanciare ogni singolo settore professionare degli Stati Uniti d’America, l’attuale presidente – giunto al suo secondo mandato – non pare utilizzare esattamente mezzi termini in merito a questo importante obiettivo.
Lo ha dimostrato in tutte le salse, a partire dai dazi comminati nei confronti dell’Unione Europea. Una mossa, questa, destinata a far discutere per le prossime settimane e mesi. Parliamo di qualcosa che ha assolutamente correlazione, una volta in più, con i marchi produttori di autovetture europee. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta più precisamente.
Trump non si dà pace: nuovo attacco all’Europa automobilistica
Donald Trump, per l’ennesima volta, non le ha mandate a dire all’Europa delle auto. In particolare alla Jaguar, definita sui social media in maniera poco positiva. In particolar modo a causa di una campagna pubblicitaria realizzata dal costruttore britannico, che a riguardo è stato etichettata come ‘voke’ e ‘stupida’. Secondo Trump, la responsabilità sarebbe di Adrian Mardell, in uscita dal ruolo di CEO dalla società Jaguar Land Rover, con PB Balaji che lo sostituirà.

Una responsabilità legata al fatto che avrebbe abbandonato la nave dopo aver coinvolto la società in una trasformazione di marca che fa acqua da tutte le parti, sempre secondo Trump. Il giudizio del presidente americano non si è fermato qui, ma è andato avanti, giudicando negativamente anche solo il fatto di non aver mostrato neanche una Jaguar, con lo spot che ha puntato su inclusività, multiculturalismo e atmosfere un po’ esterne allo spirito che il marchio in questione ha sempre incarnato. Secondo il numero uno degli USA, si tratta di una scelta che porterebbe a una deriva ideologica inaccettabile.
Al di là di Trump, comunque, ciò che è sicuro è il fatto che alcune mosse targate Jaguar Land Rover hanno sicuramente fatto discutere appassionati e addetti ai lavori. A partire dal cambio di comunicazione improvviso per arrivare alla svolta elettrica nella gamma futura della società. Scelte che non hanno fatto impazzire chiunque. In ogni caso, a prescindere dai giudizi sull’ex CEO, adesso arriva il turno di PB Balaji, manager esperto nonché ingegnere meccanico di un certo spessore, che avrà l’arduo compito di raccogliere un’eredità pesante e fare funzionare a dir poco la rinnovata società britannica. Anche se Donald Trump (e non solo) storce già il naso.
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