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Toyota e l’idrogeno: la rivoluzione verde su ruote
Come Toyota sta guidando la carica verso un futuro sostenibile con l’idrogeno. Dalla storia delle fuel cell alle recenti collaborazioni.
La Toyota vede nell’idrogeno il futuro dei trasporti, specialmente per veicoli di grandi dimensioni e lunghe distanze. Mentre le batterie diventano sempre più efficienti, l’idrogeno sembra avere un vantaggio significativo. Secondo le previsioni della Toyota, il mercato delle fuel cell crescerà esponenzialmente, raggiungendo un valore di 32 miliardi di euro entro il 2030. La maggior parte di questo mercato sarà dominata dal trasporto di merci e persone.
Storia e sviluppo delle fuel cell
La Toyota non è nuova nel mondo delle fuel cell. La loro storia risale al 1992, con la prima auto a idrogeno lanciata nel 1996. Dopo diverse generazioni e miglioramenti, nel 2011, il prototipo Mirai ha mostrato il vero potenziale commerciale delle auto a idrogeno. Nel 2015, la Mirai è stata lanciata in mercati selezionati come Regno Unito, Germania e Danimarca. Con una notevole autonomia di 650 km e tempi di rifornimento di soli 5 minuti, la Mirai ha segnato un punto di svolta.
Collaborazioni e progetti futuri
Nel 2021, la Toyota ha collaborato con CaetanoBus, portando le loro fuel cell sugli autobus europei. Nel 2023, VDL, in collaborazione con DAF, ha adottato la tecnologia Toyota per i loro camion a idrogeno. Inoltre, la startup francese Hyliko sta sperimentando le fuel cell Toyota sui veicoli Renault.
Uno dei principali ostacoli alla diffusione delle fuel cell è stato il costo. Tuttavia, la Toyota prevede una riduzione dei costi del 37% con una produzione di 100.000 unità all’anno. Con ulteriori sviluppi, si prevede anche un aumento dell’efficienza energetica del 20%.
L’idrogeno rappresenta una soluzione promettente per un futuro sostenibile. Con aziende come quella giapponese che guidano la carica, l’Europa potrebbe accelerare la sua transizione verso la decarbonizzazione e posizionarsi come leader mondiale nella tecnologia delle fuel cell.
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