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Tesla, richiamate oltre 125.000 auto per cinture difettose: ecco quali modelli
Tesla richiama oltre 125.000 veicoli negli Stati Uniti per problemi alle cinture di sicurezza: ecco i modelli coinvolti.
Tesla, noto produttore di veicoli elettrici, sta affrontando un nuovo richiamo su larga scala, riguardante 125.227 auto negli Stati Uniti per problemi alle cinture di sicurezza.
Questo intervento si aggiunge al recente richiamo di due milioni di veicoli legato all’Autopilot. Ecco, come riportato da Quattroruote.it, quali sono i modelli coinvolti.
Tesla, ritirate auto per problemi alle cinture di sicurezza: quali modelli
Secondo il rapporto pubblicato dall’Nhtsa (National highway traffic safety administration), i modelli coinvolti non rispettano gli standard di sicurezza richiesti per quello che riguarda gli avvertimenti acustici e visivi relativi alle cinture di sicurezza.
Questo difetto potrebbe non avvisare correttamente il conducente quando viaggia senza cintura, aumentando il “rischio di lesioni” in caso di incidente.
Il richiamo riguarda quasi tutta l’attuale gamma di modelli Tesla, con l’eccezione del Cybertruck.
Le auto coinvolte includono alcune Model S prodotte dal 2012 al 2024, Model X dal 2015 al 2024, Model 3 dal 2017 al 2023 e Model Y dal 2020 al 2023.
Intervento software per risolvere la problematica
Nelle prossime settimane, Tesla rilascerĂ un aggiornamento over-the-air per correggere il problema. L’aggiornamento software eliminerĂ il sensore di occupazione del sedile del conducente dai requisiti di funzionamento del cicalino.
Quest’ultimo, dunque, si attiverĂ utilizzando solo le informazioni dell’aggancio della cintura e dell’avviamento dell’auto.
In pratica, il sistema di allarme per la cintura di sicurezza verrà semplificato, affidandosi unicamente al rilevamento dell’aggancio della cintura e alla messa in moto dell’auto per attivarsi.
Tesla ha assicurato che l’aggiornamento sarà distribuito a breve, risolvendo rapidamente il problema per tutti i modelli interessati.
Attualmente, non sono state annunciate azioni simili per i modelli commercializzati in Europa. Tuttavia, è possibile che anche i veicoli venduti nel mercato europeo possano essere sottoposti a un controllo e, se necessario, a un aggiornamento software simile.
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