Tesla, Musk: “Quest’anno pagherò più di 11 miliardi in tasse”

Elon Musk torna a esprimersi sull’inasprimento fiscale negli Stati Uniti.

“Per coloro che se lo chiedono, quest’anno pagherò più di 11 miliardi di dollari in tasse”. Recita così il tweet di Elon Musk, che interviene su un tema, quello delle aliquote fiscali, molto dibattuto negli ultimi tempi. Precisamente da quando la senatrice democratica Elizabeth Warren ha perorato l’inasprimento della pressione fiscale sui cosiddetti “paperoni” dell’economia americana. Il patron della Tesla, la compagnia specializzata nella produzione di auto ad alimentazione elettrica, potrebbe infatti dover sostenere un carico tributario decisamente più elevato. Oltre 10 miliardi di dollari graveranno sull’imprenditore, qualora esercitasse tutte le sue opzioni in scadenza il prossimo anno, stando alle stime effettuate da Bloomberg News.

Elon Musk ha esercitato quasi 15 milioni di opzioni e venduto milioni di azioni Tesla per coprire il carico tributario inerenti a tale operazione. Ciò dopo aver aperto un sondaggio attraverso il profilo Twitter personale. Nel mese di novembre chiese ai follower se avrebbe dovuto cedere il 10 per cento della sua partecipazione nella Casa automobilistica green, le cui azioni sono aumentate di oltre il 2.300 per cento nell’ultimo quinquennio.

Le accuse (rispedite al mittente)

Risale, invece, a giugno un rapporto di ProPublica, secondo cui Elon Musk avrebbe pagato poche tasse sul reddito in confronto alla sua spropositata ricchezza. Ma lui ha rispedito al mittente tali accuse, asserendo di non percepire stipendio né da Tesla né da Space X. Anzi, in base alla versione del 50enne, gli toccherebbe pagare un’aliquota fiscale effettiva del 53 per cento sulle stock option che esercita.

Inoltre, ha sottolineato di aspettarsi che questa aliquota fiscale schizzi ulteriormente verso l’alto nel corso del 2022. Da poco eletto uomo dell’anno per il Time, all’inizio di dicembre ha detto che per il 2021 verserà più tasse di qualsiasi americano nella storia, sempre di rimando a un altro tweet della senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren.

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