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Tesla: in Cina doppio richiamo per problemi di software
In Cina sono state richiamate circa 80 mila vetture elettriche di Tesla, per pesanti problemi di software e di sicurezza.
Nello stato cinese l’autorità di regolamentazione del mercato ha contattato Tesla per emettere un doppio richiamo per circa 80 mila auto elettriche. Realizzate localmente o importate nel stato cinese negli ultimi 9 anni a causa di un accertato potenziale problema nel settore di sicurezza, che riguarda il software e le importanti cinture di sicurezza.
Con precisione, oggetto del richiamo sono state le 67698 unità di Model S e Model X mandate in Cina tra il 25 settembre 2013 e il 21 novembre dell’anno 2020 e oltre 13 mila di Model 3, di cui circa 2.736 importate appunto in Cina. Quest’ultime realizzate tra gennaio e novembre 2019 e circa 10.127 prodotte direttamente nello stato cinese tra il 14 ottobre 2019 e il 26 settembre dell’anno 2022.
La reputazione del marchio
Le 67 mila messe sott’occhio di Model S e X hanno un problema puramente software che riguarda il sistema della gestione della batteria che con un aggiornamento del marchio risolverà tutto. Nelle Model 3 invece c’è una installazione difettosa delle cinture, nel caso il marchio si è reso disponibile per installare nuove cinture dove fosse comprovato.
Il Sole 24 Ore spiega però i danni che ne derivano da queste informazioni: “Questi episodi danneggiano la reputazione di Tesla e fanno parte di un quadro non favorevole, negli ultimi mesi, al brand guidato dal CEO Elon Musk. Al Nasdaq Tesla ha perso metà della sua capitalizzazione, che solo ai primi di aprile toccava il trilione di dollari.”
Conclude così l’edizione in edicola oggi: “Con ogni probabilità le consegne del 2022, complici gli stop-and-go della fabbrica di Shanghai per la politica zero-Covid di Pechino non raggiungeranno i target annunciati all’inizio dell’anno. Ovvero non ci sarà un +50% rispetto al quasi milione del 2021″.
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