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Tesla, addio al vertice: la crisi profonda lo spinge fuori

Non è il momento migliore per Musk che perde un altro pezzo fondamentale. L’addio è ufficiale.
Prosegue il momento turbolento per Tesla, che vede un altro importante esponente della sua leadership decidere di lasciare l’azienda dopo una lunga esperienza. Questa nuova defezione conferma le difficoltà interne che stanno colpendo il colosso dell’auto elettrica in un periodo di profonda crisi.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Troy Jones, vicepresidente per le vendite in Nord America, ha annunciato la sua uscita da Tesla dopo 15 anni di attività. A differenza del recente licenziamento di Omead Afshar, responsabile delle operazioni in Europa e Nord America, stavolta è stato lo stesso Jones a scegliere di allontanarsi, segno che la situazione interna si fa sempre più complessa e delicata. Il manager ha deciso di interrompere il proprio rapporto con l’azienda, forse anche a causa delle difficoltà che Tesla sta affrontando sul fronte commerciale e organizzativo.
Dall’inizio del 2025, Tesla sta vivendo una fase critica sotto molteplici aspetti. Le vendite globali mostrano un trend negativo, con cali significativi che non vengono compensati nemmeno dall’introduzione della nuova Model Y 2025, il cui impatto sul mercato si è rivelato inferiore alle aspettative. Questa battuta d’arresto rappresenta un campanello d’allarme per la società, che deve confrontarsi con una concorrenza sempre più agguerrita. Nel primo semestre dell’anno, Volkswagen ha superato Tesla nella vendita di veicoli elettrici, segnando un cambio di passo nel settore e una perdita di leadership per l’azienda di Elon Musk.
Grandi sconvolgimenti in casa Tesla, i motivi dietro l’addio
Un fattore che ha contribuito a questa situazione è senza dubbio l’ingresso in politica dell’imprenditore sudafricano naturalizzato americano. L’alleanza con figure politiche controverse, in particolare con Donald Trump, ha scatenato un boicottaggio di dimensioni globali. Numerosi consumatori hanno scelto di acquistare auto elettriche di marche concorrenti, rifiutandosi di sostenere un’azienda il cui leader si è esposto in prima persona in un contesto politico polarizzante e divisivo.

Allarme rosso, Tesla li sta perdendo tutti – www.Mondo-Motori.it
Il cosiddetto “mito” di Elon Musk come visionario e innovatore sembra aver subito una battuta d’arresto. La sua decisione di abbandonare la neutralità politica per fondare un nuovo partito, in segno di protesta contro le altre forze politiche, ha aggiunto incertezza sul futuro della sua immagine pubblica e, di riflesso, su quella di Tesla. Anche se l’uscita dall’alleanza con Trump è stata ufficializzata, la sua nuova avventura politica genera dubbi sulla capacità di riconquistare la fiducia degli investitori e dei clienti, messa a dura prova dagli eventi recenti.
L’uscita di figure chiave come Troy Jones rappresenta un ulteriore segnale delle tensioni all’interno di Tesla e delle difficoltà nel mantenere una coesione strategica in un momento di grandi sfide. Il 2025 si conferma così un anno di svolta per Tesla, che dovrà affrontare scelte decisive per rilanciare la propria crescita e ritrovare stabilità nel mercato globale dell’auto elettrica.
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