Superperformante D-One: l’hypercar Made in Italy da 482 km/h

La start-up romana Angelelli sta lavorando su un progetto entusiasmante: la Superperformante D-One, un’hypercar da 482 km/h e oltre 1.000 CV.

La Angelelli Automobile, startup capitolina fondata da Davide Angelelli nel 2015, è attualmente alle prese con un progetto denominato Superperformante D-One. Sebbene lo stato dei lavori sia finora andato poco oltre un rendering, il portale della Casa automobilistica manifesta grosse ambizioni per una supercar in grado di attirare frotte di curiosi. 

Tra le qualità di rilievo spicca la potenza bruta. Difatti, secondo quanto riferisce la società attraverso i canali ufficiali il bolide raggiunge un minimo di 1.000 cavalli (745 kW) grazie alla sinergia di un propulsore a benzina e delle unità elettriche. Addirittura, l’azienda crede che possa superare i 482 km/h, e ulteriori allestimenti ne incrementerebbero ulteriormente il rendimento in pista. Ad esempio, la versione Model S D-One sarà fabbricata con una configurazione ibrida da 1.250 CV. 

Da 0 a 100 in nemmeno 2 secondi!

Entrambe le proposte sono pensate per avvalersi di un V8 biturbo, adibito ad alimentare le ruote posteriori mediante una coppia di motori elettrici, che conferiscono alle anteriori la spinta necessaria. A ciò si aggiungeranno due declinazioni dalla spinta ancora maggiore. Per abbattere i “limiti” della versione standard, montano un V8 biturbo da 4,8 litri, il quale eroga nel complesso 1.350 CV (1.006,7 kW). Ma tutta questa meraviglia in cosa si tradurrà ? Ebbene, a detta del brand l’hypercar saprà raggiungere i 100 km/h da fermo in nemmeno 2 secondi (1,9 s)!

Qualora il “missile su terra” dovesse mai entrare in produzione, sotto qualsiasi forma, i ricconi amanti delle alte velocità non dovrebbero proprio lasciarsela sfuggire. Le performance promesse lascerebbero il mercato meravigliato. L’accelerazione dichiarata dai portavoce della compagnia è, infatti, per il momento riservata soltanto a vetture del calibro di Tesla Model S Plaid e Rimac Nevera. E la stessa velocità di punta è stata confermata sul campo da una ristrettissima élite, tra cui la Bugatti Chiron.

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