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Storico marchio italiano vicino al ritorno. Il progetto che metterebbe Dacia alle strette

Uno storico marchio italiano sarebbe vicino al ritorno, scopriamo qual è il progetto che sta facendo sognare gli appassionati.
Nel corso della storia dell’automobilismo, ci sono stati tanti marchi davvero di altissimo livello. Aziende che sostanzialmente hanno contribuito a rendere grande e rilevante a dir pcoo dopo la seconda guerra mondiale il settore industriale italiano. Proprio con il boom economico, l’Italia ha cambiato volto ed è diventata una Nazione – se vogliamo dire così – automobile-dipendente.
Questo è per certi versi un bene e per altri un difetto. Tuttavia, in linea generale, possiamo considerare un aspetto positivo dal punto di vista dei mezzi di trasporto e della nostra industria la crescita delle auto in Italia. Con i prezzi che aumentano sempre di più, però, le cose cambiano.
Il valore di mercato si evolve, e per gli automobilisti italiani è sempre più necessaria un’azienda come Dacia, il brand rumeno che cerca di realizzare sempre e comunque veicoli economici e dalla buona qualità. In passato un marchio tutto italiano avrebbe dovuto incarnare questo spirito, e qualcosa del genere – sotto la guida di Stellantis – potrebbe accadere anche in futuro: scopriamo i dettagli a riguardo.
Storico marchio italiano, un ritorno diverso: come avrebbe voluto Marchionne
Sergio Marchionne avrebbe voluto una ‘Dacia italiana’, ovvero un’azienda italiana capace di produrre auto convenienti e al contempo di buona qualità come fa da tanti anni il marchio rumeno. Lo dichiarò lui stesso nel 2008, durante un congresso a Torino. Dopo il grande successo della Dacia Logan, l’obiettivo del manager era quello di rilanciare Innocenti, costruendo di fatto vetture accessibili senza ridurne drasticamente la qualità di realizzazione.

Qualcosa che non è mai stato possibile realizzare, non nel modo in cui lui avrebbe voluto, ovvero puntando su una società al 100% italiana che poteva affrontare i rivali sul mercato nel segmento delle auto economiche. Una sfida, un rilancio, un obiettivo che non ha mai attecchito né prima né dopo la sua morte. Certo, ci sono state auto come la Panda vendute a basso costo, ma non c’è mai stata un’azienda italiana dedicata esclusivamente alla produzione e al lancio di automobili economiche.
Dopo la sua scomparsa, Stellantis pare puntare moltissimo sul brand cinese Leapmotor per tentare di riprendere almeno in parte le ambizioni del predecessore di John Elkann, ma non attraverso un marchio nostrano. Un ritorno al passato che è un po’ diverso da come lo aveva immaginato l’ex Presidente della Ferrari e CEO di FCA.
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