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Stellantis molla tutto e si sposta negli USA: maxi investimento da 10 miliardi

De localizzazione o semplice investimento all’estero? Come interpretare l’ultima mossa di Stellantis.
Negli ultimi anni il Gruppo Stellantis ha fatto i conti con numerose accuse sindacali di avere in mente un progetto di delocalizzazione. Questo termine indica la pratica di spostare gli impianti produttivi in paesi dove la manodopera è meno costosa e le leggi sul lavoro sono più morbide, permettendo all’azienda di fatturare maggiormente.
Benché Stellantis non sia certo l’unica azienda che compie questa pratica, ha destato molto scalpore nel nostro paese il fatto che l’azienda abbia spostato la produzione di molti veicoli specie marchiati FIAT in Serbia, Polonia e Nord Africa negli ultimi anni, creando anche qualche diatriba con il Governo quando un lotto di FIAT Topolino è stato fermato al porto perché le auto mostravano una bandierina tricolore sulla carrozzeria pur essendo state costruite proprio in Nord Africa.
A volte però la delocalizzazione diventa una necessità, anche per tutelare lavoratori e consumatori. E’ il caso degli Stati Uniti che, con i dazi previsti da Donald Trump, hanno visto molti marchi progettare la costruzione di impianti nel paese, per evitare di andare incontro ai rincari che il governo a stelle e strisce ha minacciato. Anche Stellantis ha deciso di muoversi in questo modo.
Stellantis si sposta negli USA, maxi capitale mai visto
Negli USA, Stellantis ha già molti impianti produttivi: varie automobili del vecchio Gruppo FIAT vengono vendute negli States e in Messico mediante operazioni di re-branding, per esempio i veicoli commerciali sono spesso piazzati oltre il confine del Centro America con il marchio Dodge. Tuttavia, visti i risultati non proprio importanti delle vendite di questi marchi, Stellantis ha deciso per un’iniezione di capitale per rivitalizzare le attività oltre oceano.

I piani dell’azienda sono quelli di investire negli impianti di Michigan ed Illinois come quello di Sterling Heights e Mack Avenue almeno 5 miliardi di dollari, da sommarsi a circa 5 già investiti nel corso della loro attività per un totale di 10 miliardi, una somma notevole che deve rafforzare la posizione di marchi come Jeep e Dodge sul mercato a stelle e strisce.
Il brand americano potrebbe anche stare lavorando al lancio di una nuova auto: accantonato per ora il progetto della muscle car tutta elettrica, si parla già dell’arrivo di una nuova muscle car con motore V8 in pieno stile USA che nel paese va ancora molto di moda. Vedremo i risultati di questa operazione già nei prossimi cinque anni.
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