Stellantis: il bonus medio per i dipendenti cresce a 1.880 euro

Aumenta il premio medio per i dipendenti del gruppo Stellantis, come conseguenza dei risultati finanziari in crescita nel 2022.

Il 2022 del gruppo Stellantis segna una crescita dal punto di vista finanziario, malgrado il calo delle vendite del 3 per cento. Ciò darà dei benefici pure ai dipendenti, che hanno reso possibile il miglioramento delle performance rispetto al 2021. Come riporta in una nota ufficiale il colosso italo-francese-americano diretto da Carlos Tavares, il bonus avrà “un valore medio complessivo di 1.879 euro“, circa 500 euro in più dell’anno precedente.

Come si compone la ricompensa al personale

La cifra, corrisposta in due tranche entro il mese di aprile, include, innanzitutto, “il bonus legato agli obiettivi di efficienza degli stabilimenti previsti nel 2022 dal Contratto collettivo di lavoro 2019-2022 applicato in Italia”, scaduto lo scorso 31 dicembre e al momento oggetto di negoziati tra il conglomerato e le associazioni sindacali.

Inoltre, è frutto del “riconoscimento straordinario (complessivamente 2 miliardi di euro) annunciato oggi dall’amministratore delegato Carlos Tavares ai dipendenti di tutto il mondo”. La quota costituisce la ricompensa del duro lavoro compiuto dai prestatori d’opera, che hanno permesso al gruppo Stellantis di aumentare pure il dividendo ordinario corrisposto agli azionisti.

Il personale soggetto al Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) riceverà in media un extra del 6 per cento sulla retribuzione, corrispondente a 1.429 euro lordi. In aggiunta, otterranno uno straordinario di 450 euro lordi, per un ammontare medio complessivo dell’8 per cento.

“I risultati 2022 variano a seconda delle performance, misurate con gli indicatori previsti dal Contratto, e i principali stabilimenti italiani confermano il risultato dello scorso anno”, puntualizza la nota diramata dal gruppo Stellantis, evidenziando che “ogni Paese ha una diversa articolazione dei bonus contrattuali e Stellantis sta lavorando per armonizzare le logiche da applicare per i bonus nei singoli Contratti nazionali”.

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