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Stellantis: “Non creiamo false illusioni: le auto costeranno di più”
Per il neo COO di Stellantis il prezzo delle auto è destinato a salire in futuro, da cui la decisione di Opel di abbandonare il segmento A.
Bando alle false speranze: “le automobili non costeranno di meno, anzi, è vero il contrario”. Chi lo dice non è esattamente il primo arrivato, anzi. Questo scenario lo immagina Uwe Hochgeschurtz, già ad della Opel, che a partire dal 1° giugno otterrà il ruolo di Chief operatingm officer dell’area Enlarged del gruppo Stellantis. Nel corso di una chiacchierata con la stampa italiana, il manager ha toccato vari temi di attualità relativi all’evoluzione dell’industria automobilistica.
Alla domanda su quante chance ci siano che la Casa del Fulmine torni nel segmento A, il CEO uscente ha risposto: “Tra il segmento B, che il più ampio del mercato, e il segmento A ci ballano al massimo una ventina di centimetri. Credo che in certi mercati, come anche l’Italia, fino a oggi molta gente abbia acquistato una macchina di segmento A non tanto per via della necessità di avere un’auto ‘miniaturizzata’, o perché lo spazio in più le desse fastidio, quanto per una questione di prezzo – riporta Quattroruote -. Ma oggi, e ancor più nel futuro imminente, il quantitativo di dotazioni obbligatorie che un’auto non può fare ameno di avere e il passaggio all’elettrico rendono difficile tenere i prezzi bassi anche nel settore delle citycar. Anzi, talvolta, può essere più costoso fare una piccola che una compatta”.
Perplessità sul segmento A
“Quindi – ha proseguito Hochgeschurtz -, se il fattore prezzo si affranca dalle dimensioni, il segmento A perde un po’ di senso. Perciò, no, Opel non tornerà lì. Semmai, in quell’ambito potrebbero avere più spazio oggetti come la Rocks-e, che magari in Italia arriverà, nella versione passeggeri, con una denominazione diversa. Non sono automobili in senso stretto, sul piano omologativo e delle dotazioni, ma rispondono a nuovi bisogni di mobilità”.
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