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Sicurezza stradale: troppi pedoni e ciclisti morti a inizio 2023
Le prime rilevazioni del 2023 sulla sicurezza stradale indicano un aumento della media di pedoni e ciclisti morti rispetto all’anno scorso.
Il 2023 non inizia sotto le migliori prospettive sul fronte della sicurezza stradale in Italia. Nel corso della prima parte dell’anno è stato confermato il trend secondo cui i ciclisti e i pedoni rappresentano le categorie più a rischio. Fin qui hanno perso la vita 100 pedoni (71 uomini e 29 donne), contro i 307 complessivi del 2022, in base al report diffuso da Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale).
A gennaio si sono registrati 51 decessi, seguiti da 36 a febbraio e 13 a marzo, in media uno ogni 17 ore. Desta altresì sgomento constatare che 40 delle vittime fossero Over 65, ovvero avessero compiuto i 65 anni di età. Le Regioni principalmente colpite rispondono ai nomi di Lazio ed Emilia-Romagna, dove si sono, rispettivamente, conteggiati 13 e 10 morti.
Esaminando i numeri è impossibile non sentirsi allarmati, anche perché in netto incremento rispetto al 2022. Anziché rientrare, l’emergenza viene amplificata, come evidenzia il rapporto. Sul fatto che i pedoni e i ciclisti siano le categorie svantaggiate non lo scopriamo di certo oggi. I numerosi appelli lanciati negli anni per una rivisitazione del Codice della Strada sono, però, andati puntualmente a vuoto. E la speranza di ASAPS è di assistere, finalmente, ad alcuni provvedimenti.
Sistema sanzionatorio troppo clemente con i trasgressori del Codice della Strada
Uno dei punti critici, a detta dell’associazione, è da ricercarsi nel sistema sanzionatorio applicato lungo la nostra penisola. Le pene inflitte dalle Forze dell’Ordine sarebbero troppo poco severe nei confronti dei trasgressori.
Difatti, il mancato rispetto della precedenza comporta una decurtazione di otto punti della patente. Una misura piuttosto clemente, insufficiente se l’obiettivo è di dissuadere i guidatori dal tenere uno stile spregiudicato al volante.
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