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Salvini, autovelox: “non bisogna spennare gli automobilisti”
Matteo Salvini attacca le amministrazioni comunali di Milano e Roma, evidenziando la necessità di cambiare la normativa degli autovelox.
Matteo Salvini, ospite al programma Uno Mattina, attacca ancora una volta il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala. E in questa occasione non si risparmia delle frecciate nemmeno all’omologo di Roma, Roberto Gualtieri. “Il discorso è uguale a quello di Milano: se uno non ha adesso 40 mila euro per comprare un’auto nuova o elettrica o cambiare un furgone, la risposta non può essere quella di spennarlo e impedirgli di lavorare”, ha dichiarato in studio. “Se a Roma o a Milano gli impedisci di lavorare, non avrà mai i soldi per cambiare l’auto o il furgone, quindi spennarlo non mi sembra una soluzione intelligente“.
Dopodiché, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha toccato il tema autovelox, con un ulteriore affondo sulla giunta meneghina. “Non bisogna spennare automobilisti e motociclisti. Io lo vedo a Milano, dove peraltro il sindaco aumenta l’Area C, che arriverà a 7 euro. Io mi domando se non aiutare i lavoratori e le lavoratrici, spennandoli se usano la macchina per lavorare, sia di buon senso. Non penso”, ha affermato il vicepremier.
Stop ai rilevatori di velocità “fai-da-te” e poco visibili
“Detto questo – ha continuato il leader della Lega -, gli autovelox in prossimità di punti a rischio, come scuole, asili o ospedali”, non vengono messi in discussione. Semmai andrebbero posti sotto analisi quelli “fai-da-te”. Lo ha comunicato nella riforma del Codice della Strada, fresco di approvazione del Consiglio dei ministri. Nello specifico, il testo portato all’attenzione del Governo prevede “l’omologazione a livello nazionale: non si potranno avere autovelox fai-da-te. E poi non si può passare da 90 a 50 km/h in 30 metri con un cartello” di piccole dimensioni “con dietro il cespuglio l’autovelox”. Il disegno di legge sarà ora oggetto del vaglio di Camera e Senato.
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