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Perdita di carburante e rischio incendio: Stellantis richiama oltre 200 mila auto

A causa di una situazione potenzialmente molto pericolosa, Stellantis ha richiamato circa 200 mila auto nel proprio stabilimento.
Il richiamo delle scorse settimane a quanto pare era solo la punta dell’iceberg. A distanza di qualche settimana più in là, per l’appunto, Stellantis ha dovuto affrontare nuovamente un’operazione di richiamo.
A causa di un fenomeno di perdita di carburante, e di conseguenze rischio incendio, la multinazionale ha dovuto riportare alla base circa 200 mila auto. Scopriamo insieme quali sono i modelli coinvolti.
Ecco le auto coinvolte
Il motore 1.2 PureTech è stato, questa volta, il principale oggetto di richiamo. Il motore in questione è dotato di una catena di distribuzione, ed è attualmente stato montato all’interno di numerosi veicoli.

Il rischio che le suddette auto potrebbero correre, è quello di una perdita di carburante davvero difficile da controllare. E questo, come riportato nel titolo, potrebbe portare ad un rischio incendio piuttosto concreto.
Il periodo di produzione in questo caso è stato identificato nel lasso di tempo che va dal 2023 al 2025, ovvero l’anno corrente. I motori in questione riguardano invece sia i 100 cavalli che i 136.
Circa due anni fa, questo motore è stato montato all’interno di veicoli quali la DS3 e la Opel Mokka. Nel prossimo paragrafo scopriremo in cosa consiste questa operazione di richiamo, e quanto durerà.
Quanto durerà questa operazione?
L’operazione sui veicoli “contaminati” consisterà in una semplice procedura di serraggio dei raccordi dei dadi sul tubo ad alta pressione e delle viti del rail di iniezione. Durerà circa 30 minuti, e riguarderà al momento centinaia di migliaia di auto.
Al momento le anomalie riscontrate sono state identificate solamente su 9 veicoli. Infatti, un richiamo a tutti gli effetti a tappeto, almeno in questo caso, è stato utile solamente in via precauzionale.
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