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Rieletta von der Leyen: apertura agli E-fuel per il futuro delle auto
Ursula von der Leyen rieletta presidente della Commissione Europea. La leader tedesca mantiene l’obiettivo di zero emissioni per il 2035.
Con 401 voti a favore, Ursula von der Leyen è stata confermata alla guida della Commissione Europea dal Parlamento Europeo. Prolungando il suo mandato fino al 2029. Nonostante l’obiettivo di zero emissioni per il 2035 rimanga fermo, von der Leyen ha aperto alla possibilità di utilizzare carburanti sintetici, o e-fuel, come soluzione intermedia per la transizione ecologica.
Modifiche strategiche per la sostenibilità
Prima della votazione, von der Leyen aveva assicurato i parlamentari europei sulla sua volontà di mantenere alte le ambizioni climatiche dell’UE. Con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040. La rielezione è stata sostenuta dai Verdi, sebbene abbia incontrato l’opposizione di alcuni gruppi, tra cui Fratelli d’Italia.
Pascal Canfin, presidente della commissione Ambiente del Parlamento Europeo, ha dichiarato che l’introduzione degli e-fuel è vista come un compromesso per soddisfare le preoccupazioni dei parlamentari di centro-destra. Tuttavia, il presidente ha sottolineato che le case automobilistiche dovranno comunque raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di CO2 entro il 2035.
E-fuel: innovazione a emissioni zero
Il piano di von der Leyen, presentato durante la sua candidatura per il secondo mandato, riflette le proposte del Partito Popolare Europeo. Che prevedono di mantenere le scadenze e gli obiettivi climatici, chiarendo che i carburanti sintetici non aggiungono nuova CO2 nell’atmosfera.
Gli e-fuel sono prodotti utilizzando energia rinnovabile e CO2 catturata dall’aria, permettendo così alle auto con motore a combustione interna di continuare a circolare se alimentate al 100% con questi carburanti, mantenendo zero emissioni di carbonio.
Questa mossa rappresenta un equilibrio tra l’urgenza di ridurre le emissioni e le esigenze dei diversi gruppi politici. Sebbene sia una concessione verso la destra, Pascal Canfin ha evidenziato che potrebbe essere accettata anche dai gruppi di sinistra, poiché non compromette l’obiettivo generale di riduzione delle emissioni di carbonio.
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