News
Renault: stop agli ordini per elettriche e plug-in
La Renault ha sancito lo stop agli ordini delle auto elettriche e ibride plug-in dopo i disagi avvertiti dalla catena di approvvigionamento.
Il conflitto in Ucraina non smette di provocare conseguenze sempre più terribili. Oltre al prezzo in termini di vite umane (sempre l’aspetto principale), anche dal punto di vista economici sono molti i problemi scaturiti nei tempi recenti. Per la precisione, le catene di approvvigionamento globali si trovano in un periodo nefasto. E, a proposito della filiera automotive, l’ultima Casa in difficoltà è la Renault. Il Costruttore transalpino ha dovuto necessariamente stoppare la raccolta ordini per i propri modelli alla spina.
Dietro il provvedimento, com’è facile immaginare, la carenza dei microchip, nonché le difficoltà ravvisate nella fornitura di sistemi di assemblaggio prodotti nel territorio invaso dall’esercito di Vladimir Putin, le complicazioni logistiche e il rincaro delle materie prime. L’insieme di tali fattori ha spinto la Losanga ad assumere una decisione sicuramente sofferta. La mossa attuata, analoga a quanto già effettuato dalla Volkswagen negli scorsi giorni, concerne ogni vetture elettrica e plug-in del portafoglio prodotti.
I rivisti piani di commercializzazione
Ora disposta a soddisfare gli ordini legati a contratti di vendita finalizzati fino alla settimana scorsa, la Renault ha posto un veto per modelli EV quali la Zoe e il furgone ZE, e le declinazioni ibride della Captur e della Mégane. La corsa ai ripari vale pure per la Mégane e-tech, il primo veicolo a batteria del corso recentemente inaugurato da Luca de Meo. Le tempistiche del rilascio del suv rischiano, pertanto, di accusare impensabili ritardi.
Secondo le informazioni attinte dai soliti beninformati, la commercializzazione sarebbe adesso prevista a giugno. Ma le attività presso il centro d’oltralpe di Douai rischiano di essere interrotte proprio nel bel mezzo della cosiddetta fase di ramp-up. La raccolta degli ordini dovrebbe essere riaperta tra un mese, purché le forniture non subiscano l’ennesima battuta d’arresto.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM