News
RC Auto, rincari senza freni dal 2021

Dal 2021 al 2024 i prezzi delle polizze RC Auto sono aumentati del 12,6%, con punte del 23,4% per i giovani. I consumatori protestano.
L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha certificato il continuo aumento dei prezzi della RC Auto, che tra gennaio 2021 e luglio 2024 ha registrato un incremento medio del 12,6%, portando il premio medio a 416 euro. L’analisi, basata su un campione rappresentativo di tre milioni di polizze, evidenzia significative differenze territoriali e di classe di rischio, con gli aumenti piĂą marcati per chi vive in aree ad alto tasso di sinistri e per gli automobilisti meno virtuosi.
In particolare, gli under 25 hanno subito un rialzo del 23,4%, mentre per chi si trova in classe 1 il rincaro è stato del 13%, rispetto al 17,8% per gli assicurati in classi superiori.
Dopo il calo, la ripresa dei prezzi
Dal 2014 al 2020, i premi medi delle polizze RC Auto erano diminuiti del 29,7%, ma dal 2022 si è registrata una netta inversione di tendenza. Secondo l’Ivass, uno dei fattori chiave dell’aumento è stata l’inflazione, che ha fatto lievitare i costi di riparazioni, ricambi e risarcimenti per danni fisici. Nel 2023 l’incremento è stato del 6,1%, seguito da un ulteriore 5% nel 2024. Tuttavia, le associazioni dei consumatori, come Assoutenti, contestano questi aumenti, ritenendoli sproporzionati rispetto alla riduzione degli incidenti e agli utili miliardari delle compagnie assicurative.
L’Italia rispetto all’Europa
L’analisi Ivass evidenzia come l’aumento delle tariffe sia un fenomeno diffuso in tutta l’UE, dove la crescita media dei premi è stata del 19,6%. Nonostante ciò, l’Italia si posiziona al ventesimo posto tra i Paesi europei per entitĂ degli aumenti, segno che l’incremento nel nostro Paese è stato piĂą contenuto rispetto ad altre nazioni. A livello territoriale, la crescita è stata piĂą marcata nel Centro Italia (+15,5%), seguito dal Nord (+14%), mentre il Sud ha registrato un incremento minore (+11%), avendo giĂ premi di partenza piĂą elevati.
Rincari e reazioni dei consumatori
Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, questi aumenti sono ingiustificati. Dona sottolinea come la liberalizzazione del settore avviata dal governo Monti avesse inizialmente favorito una riduzione dei prezzi, ma dal 2023 le compagnie abbiano deciso di adeguare i premi non solo all’inflazione, ma anche per mantenere invariati i loro profitti. Con l’inflazione ora sotto il 2%, l’auspicio è che nel 2025 i prezzi possano tornare a calare.

Prospettive future
L’Ivass prevede che l’andamento delle tariffe RC Auto continuerĂ a seguire quello dell’indice dei prezzi al consumo, con un ritardo di circa nove mesi. Inoltre, l’aggiornamento delle tabelle di Milano per il calcolo dei danni non patrimoniali potrebbe aver contribuito agli aumenti del 2024. Resta da vedere se le pressioni delle associazioni dei consumatori porteranno a un’inversione di tendenza nei prossimi anni.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
