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RC Auto, il prezzo medio vola: un pozzo senza fondo

Nel 2024 il costo è aumentato drasticamente. L’Ivass analizza le cause di questo incremento, tra truffe e aumenti dei sinistri.
Nel 2024, i costi delle polizze RC Auto hanno raggiunto livelli preoccupanti, con un aumento del 7,2% rispetto all’anno precedente, portando il prezzo medio della polizza a 419 euro. L’incremento, secondo il rapporto dell’Ivass, è il risultato di diverse variabili, tra cui l’inflazione che ha impattato sul costo degli incidenti, determinando un forte aumento dei sinistri e delle liquidazioni. Un fenomeno che ha messo sotto pressione il portafoglio degli automobilisti italiani, contribuendo a un contesto di crescente insoddisfazione.
Aumento dei premi e sinistri: le cause
Il rapporto Ivass mette in evidenza un parco circolante di 33,5 milioni di veicoli, con oltre 1,8 milioni di incidenti, che hanno portato a risarcimenti per circa 4.962 euro in media per ogni sinistro. Oltre a ciò, si aggiungono circa 161 mila motocicli e ciclomotori, con un incremento del 8,5% delle tariffe. In generale, l’aumento dei premi è stato attribuito ai maggiori costi legati ai sinistri e all’incidentalità, con una particolare attenzione al mercato dei pezzi di ricambio, il cui costo è aumentato del 14,2%, e ai danni alla persona, che hanno visto un incremento superiore al 16%.
Le differenze tra province e il fenomeno delle truffe
Un altro elemento significativo riguarda la differenza dei premi RC Auto tra le varie province italiane. Secondo Ivass, Roma, Lecce e Catania sono le città dove si è registrato l’aumento più consistente dei premi, con incrementi che arrivano fino al +10,3% a Roma. In particolare, il divario tra Napoli e Aosta è aumentato notevolmente, arrivando a una differenza di 262 euro.
Questo fenomeno ha sollevato preoccupazioni tra le associazioni dei consumatori, che parlano di “rincari ingiustificati”, non correlati direttamente ai costi dei sinistri. Inoltre, è emerso che le truffe rappresentano una delle cause di questi aumenti. Le compagnie assicurative hanno sventato oltre 216 milioni di euro in tentativi di frode legati a sinistri inesistenti, ma nonostante ciò il costo medio della polizza continua a crescere.
Le critiche alle pratiche assicurative e il futuro del settore
Le critiche alle compagnie assicurative non si fermano qui. Le modalità di accertamento dei danni, sempre più inadeguate, hanno portato a un aumento delle frode e a una crescente insoddisfazione tra i consumatori. L’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (Aiped) ha sottolineato come molte compagnie risarciscano danni senza adeguate perizie o ricorrano a ispezioni non qualificate, alimentando così irregolarità e frode.
In risposta a queste problematiche, l’Ania, che rappresenta le compagnie, ha spiegato che l’aumento dei premi è giustificato dai maggiori costi relativi ai sinistri e dall’inflazione. Tuttavia, la situazione rimane difficile per gli automobilisti, che si trovano a fronteggiare un sistema che appare sempre più in difficoltà nel garantire equità e trasparenza.
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