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Tutti vogliono i quadricicli elettrici: i più venduti in Italia
Quali sono i quadricicli elettrici più venduti in Italia? Scopriamo insieme tutti i modelli per cui il pubblico stravede.
I quadricicli elettrici sono una tendenza sempre più apprezzata in tutta Italia. Il recente avvento della Fiat Topolino ha ridato maggiore rilevanza ad una categoria che, fino a questo momento, è sempre stata considerata una categoria emergente.
Si tratta infatti di una classe di veicoli accessibile, non solo a livello economico, ma anche a coloro che si stanno approcciando per la prima volta alla guida. Ecco quindi quali sono i modelli più ricercati in assoluto.
Quali sono i modelli preferiti dal pubblico?
Nonostante i dati sulle auto elettriche, almeno in Italia, non siano incoraggianti, si può dire diversamente sui quadricicli. Nel 2024 c’è stata infatti una crescita superiore al 25%, con una cifra totale di oltre 21.000 unità vendute.
Sono cresciute di conseguenza anche le immatricolazioni, con un aumento del 35% nella registrazione di nuove targhe. In Italia c’è stato un vero e proprio dualismo, che ha visto come protagoniste le seguenti auto:
- Citroen Ami (48,5%)
- Fiat Topolino (36,6%)
La Citroen occupa la prima posizione anche grazie alla sua longevità. È infatti arrivata sul mercato nel 2020, a discapito del modello Topolino che invece ha compiuto il suo esordio solo durante lo scorso 2024.
Completano la classifica la Aixam E-City (7,1%). Fuori categoria i quadricicli pesanti, ovvero quelli in grado di superare gli 80 chilometri, la cui capolista è la Xev Yoyo (74,6%). Analizzati questi dati, è giunto il momento di rispondere ad un interrogativo comune.
Quanto durerà questa tendenza?
Visti i numeri incoraggianti circa questa tendenza, risulta legittimo chiedersi se questa possa durare o meno. Le sensazioni generali sono molto positive, tanto che le previsioni sono di un mercato dal valore di 100 miliardi entro il 2030.
La sua rendita dipenderà tuttavia dalla velocità con cui l’Italia passerà all’elettrico, situazione che i vertici si augurano possa avvenire il prima possibile. Probabilmente per il bene del loro volume di affari, così come per la transizione ecologica in corso.
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