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Produzione auto mondiale: peggiorano ancora le stime
Per via di differenti problematiche, S&P Global Mobility rivede di nuovo in senso negativo le stime sulla produzione mondiale di auto.
S&P Global Mobility corregge ancora una volta verso il basso le previsioni sulla produzione di auto a livello mondiale, dopo un mese circa dalla negativa misurazione iniziale. Già nel mese di marzo le prospettive erano peggiorate per via del conflitto in Ucraina, ma adesso hanno subito un’ulteriore battuta d’arresto a causa di differenti disagi tra cui “una ripresa abbastanza lenta delle forniture di semiconduttori, l’impatto delle ulteriori misure restrittive legate al Covid-19 in Cina e le implicazioni di lungo termine del rincaro delle materie prime” sui prezzi delle automobili.
Ecco perché la società di ricerche, in passato parte del dipartimento Automotive di IHS Markit, stima per il 2022 che gli stabilimenti di ogni parte del globo propongano circa 80,625 milioni di mezzi leggeri, più di 930 in meno rispetto alle rilevazioni di un mese fa.
Performance peggiori in Europa e Cina
Sotto il piano geografico, sono l’Europa e la Cina le regioni con le performance peggiori. Le fabbriche del Vecchio Continente dovrebbero assemblare 16,5 milioni di veicoli, a fronte dei quasi 17 milioni dello scorso mese, mentre stando ai calcoli effettuati i complessi cinesi arriverebbero a 24,625 milioni di unità, l’1,6 per cento in meno rispetto a quanto indicato a marzo.
Di contro, S&P Global Mobility ha corretto al rialzo le prospettive per il territorio nordamericano: le strutture locali dovrebbero costruire 14,745 milioni di veicoli, 9.245 unità in più rispetto alla stima precedente.
Quanto al resto del mondo, i volumi sono visti poco sopra i 24,76 milioni, 45.265 in meno in confronto a marzo. Il direttore esecutivo di &P Global Mobility, Mark Fulthorpe, ha osservato: “Attualmente il rischio maggiore per le prospettive deriva dalla minaccia di ulteriori o prolungati lockdown nella Cina continentale e dall’influenza negative su catene di approvvigionamento globali già in sofferenza”.
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