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Prigioniero un un robotaxi: è successo davvero negli USA
La disavventura occorsa a Phoenix a un imprenditore americano dimostra che i veicoli a guida autonoma hanno ancora bug da risolvere.
Mike Johns, un imprenditore tech, ha vissuto un’esperienza surreale durante un viaggio verso l’aeroporto Sky Harbor di Phoenix. Il suo taxi a guida autonoma ha iniziato improvvisamente a ruotare su se stesso nel parcheggio dell’aeroporto. “All’inizio pensavo fosse uno scherzo“, ha raccontato al Guardian. “Ho molti colleghi nel settore tecnologico e ho immaginato che qualcuno mi stesse facendo uno scherzo. Solo dopo ho capito che la macchina aveva un problema“.
Bloccato nell’auto con la cintura di sicurezza allacciata, Johns non riusciva a uscire. Il veicolo ha girato su se stesso per otto volte prima di fermarsi, mentre l’imprenditore era al telefono con l’assistenza clienti di Waymo, il servizio che gestisce i robotaxi. Fortunatamente, Johns è riuscito a prendere il suo volo in ritardo, ma non senza prima vivere un’esperienza stressante.
Assistenza Waymo e problemi di sicurezza
Johns ha documentato la vicenda pubblicando un video su LinkedIn, nel quale si sente chiedere all’assistenza clienti: “Il taxi è stato hackerato? Cosa sta succedendo? Mi sembra di essere in un film!“. La rappresentante di Waymo ha suggerito a Johns di utilizzare l’app per selezionare l’opzione di controllo remoto dell’auto, riuscendo così a fermare il veicolo. Waymo ha poi spiegato che il problema, definito “evento looping“, è stato risolto grazie a un aggiornamento software programmato.
“Non mi è stato addebitato alcun costo per il viaggio“, ha detto Johns, che ha anche aggiunto: “Come futurista, penso che la guida autonoma sia il futuro, ma ci sono problemi che devono essere risolti“. Secondo Waymo, i loro robotaxi hanno già effettuato oltre 4 milioni di corse autonome nel 2023, operando in città come San Francisco, Los Angeles, Phoenix e Austin.
Incidenti e proteste contro i Robotaxi
Nonostante i progressi tecnologici, diversi incidenti hanno sollevato dubbi sulla sicurezza dei taxi autonomi. Ci sono stati casi in cui i robotaxi si sono scontrati con camion dei pompieri, hanno investito ciclisti o, in un episodio particolarmente discusso, hanno ucciso un cane. Anche i malfunzionamenti non sono rari: Lyanne Melendez, giornalista di ABC News, ha raccontato di un viaggio fallito con un taxi Waymo, che si è fermato nel posto sbagliato e non è ripartito al semaforo verde.
Le preoccupazioni sulla sicurezza e sull’impatto lavorativo dei robotaxi stanno crescendo. A San Francisco, funzionari e residenti si sono opposti alla concessione delle licenze ai veicoli autonomi, arrivando a bloccare le auto di Waymo con coni arancioni in segno di protesta. I critici sostengono che i taxi autonomi rappresentino un rischio per la sicurezza stradale, un problema per i lavoratori del settore e una minaccia alla privacy dei passeggeri.
Il dibattito resta aperto, con un crescente numero di persone che chiedono di sospendere o regolamentare in modo più severo l’uso di queste tecnologie. Le imperfezioni mostrate finora dai robotaxi sono probabilmente tra le cause dietro i rinvii al progetto cybercab di Elon Musk, che verrà presentato nel corso del 2025, ma non sarà in vendita prima del 2026, se non del 2027.
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