Prezzi carburanti: quello del diesel supera i valori ottimali

I prezzi dei carburanti superano i valori ottimali in riferimento al diesel, secondo uno studio elaborato da Nomisma Energia.

I prezzi dei carburanti hanno segnalato un brusco incremento nel recente periodo, suscitando vibranti proteste. A causa della situazione creatasi, il Governo Draghi è dovuto intervenire con il taglio delle accise, misura estesa fino al prossimo 8 luglio. Ma esiste una via di mezzo in grado di soddisfare (almeno in parte) sia le esigenze dell’industria che degli utenti finali?

A tal riguardo, per la benzina i listini sarebbe ancora al di sotto del “prezzo ottimale” secondo Nomisma Energia. La compagnia è giunta a tale conclusione esaminando il servizio di rifornimento in modalità self-service, le rilevazioni di mercato e i dati della Banca d’Italia. Da quanto emerge, non si è ancora raggiunto il valore naturale, privo di extra-profitto, idoneo a coprire ogni costo e imposta, nonché garantire un congruo margine industriale. Lo stesso non vale però per il gasolio.

Che differenza rispetto alla benzina!

Nello specifico, alla data di lunedì 16 maggio, la benzina costava 1,839 euro al litro, 7,8 centesimi in meno rispetto alla soglia ideale di 1,917 euro. Al contrario, gli 1,836 euro delle stazioni per il diesel superano gli 1,800 “ottimali” e, dunque, il prezzo eccede di 3,6 centesimi in confronto al valore naturale. La settimana precedente i dati indicavano, rispettivamente, un differenziale di di -2,9 e +4,7 centesimi.

Si ricorda che, nel momento in cui i prezzi alla pompa sono maggiori di quelli ottimali, siamo in presenza di uno scenario negativo dal punto di vista dei consumatori. Diversamente, in caso di valori inferiori, la circostanza diventa positiva. Le stime di Nomisma sono determinate aggiungendo al costo internazionale del carburante le accise, l’Iva e un margine lordo a copertura delle varie spese: trasporto, margine gestore, investimenti sul punto di vendita, promozioni e pubblicità.

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