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Presto fermi oltre 1 milione di veicoli in Italia: il motivo
Si fermeranno molto presto milioni di auto. Il Governo non può farci niente.
Le severe normative sulla circolazione delle automobili più vecchie ed inquinanti colpiscono duramente soprattutto un paese come il nostro. Con un parco auto circolante di età media ben superiore ai dieci anni, infatti, l’Italia è una delle nazioni dell’UE che pagherà più lo scotto di quella che è una necessità come la transizione ecologica ma che è anche un duro sacrificio da fare.
Le prime automobili a fare le spese di questi nuovi provvedimenti, come previsto dal Governo in base alle indicazioni europee saranno quelle alimentate con un tipo di carburante ben specifico e prodotte in un lasso temporale ben definito. E se aveste dubbi, potreste sempre consultare la carta di circolazione della vostra auto.
Molto presto, moltissimi automobilisti in Italia – almeno un milione secondo le stime degli esperti – non potranno più circolare e si troveranno davanti ad una empass ed un bivio: cambiare auto o rassegnarsi a non poter più prendere l’auto durante tutta la giornata. Ecco l’elenco dei provvedimenti che sono in dirittura di arrivo per quest’anno.
Stop alle automobili diesel: da quando e a quali
A partire dalla data del primo ottobre, molte cose cambieranno nel mondo dei motori italiani, in primis, ci sarà lo stop alla circolazione delle automobili diesel Euro 5. Quelle fabbricate tra il 2009 ed il 2015, in sintesi, quindi nemmeno veicoli così antichi come si potrebbe pensare. Questo è solo l’ultimo step di una campagna di “lotta” alle auto inquinanti partita da anni nel nostro paese.
Il provvedimento entrerà in vigore dalle ore 8 alle ore 18:30 di tutti i giorni in numerosi comuni italiani tra cui Milano, Torino e Roma, con la possibilità per i Comuni di apportare piccole deroghe a questi emendamenti: alcuni ad esempio manterranno il provvedimento solo fino all’aprile dell’anno successivo, per poi ripartire all’ottobre successivo. Inoltre, queste misure sono valide soltanto nei comuni con oltre 30.000 abitanti.
In ultimo, è importante segnalare che potrebbe non essere finita per i motori diesel. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di Matteo Salvini ha infatti depositato un emendamento per rimandare l’entrata in vigore di queste misure. Considerando però che l’Unione ci rinfaccia di essere indieto riguardo le normative per la pulizia dell’aria di circa dieci anni, non sarà facile che questo ricorso sia accolto.
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