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Porsche primo semestre negativo: Cina e dazi Usa fanno male

La Porsche ha chiuso il suo primo semestre in negativo. La Cina così come i dazi USA hanno fatto male alla multinazionale.
Il brutto momento di Porsche sta proseguendo senza sosta. Come da titolo, ciò è dovuto non solo allo splendido momento di forma che la Cina sta vivendo, ma anche per via dei dazi USA.
Nei prossimi paragrafi vedremo i dati negativi dell’azienda, cercando come al solito di interpretarli e capire come ciò sia potuto accadere. I numeri da passare in rassegna sono molteplici.
Ecco i dati del crollo
Il primo semestre è stato fortemente negativo. I profitti sono crollati a 1,01 miliardi, ovvero il 67% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le consegne sono andate giù del 6,1% a 146.391, ricavi a 18,16 miliardi (-6,7%) e il margine lordo del 5,5%.

Contro il 15,7% del periodo precedente. Il flusso di cassa netto è stato di 394 milioni di euro (1,12 miliardi nel 2024). Come evidenziato nel titolo, cosa che poi approfondiremo nelle prossime righe, ci sono varie motivazioni per cui ciò è accaduto.
La domanda all’interno del segmento premium delle auto di lusso è crollata in maniera vertiginosa. Inoltre, la Cina si è lentamente ritagliata uno spazio molto importante all’interno del settore.
Senza considerare i dazi USA, che hanno attanagliato il rendimento operativo di numerose realtà affermate.
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