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Porsche, non si torna indietro: ecco il futuro di Boxster e Cayman
Porsche rivoluziona i due modelli: elettrici dal 2024, sportivi e performanti grazie a tecnologie avanzate e al know-how della Formula E.
Porsche si prepara a rivoluzionare due dei suoi modelli più iconici, Boxster e Cayman, che nella prossima generazione saranno esclusivamente elettrici. Questo segna un punto di svolta per vetture nate per esaltare il piacere di guida, ma i tecnici di Zuffenhausen assicurano che il Dna sportivo sarà preservato. Le nuove sportive compatte sfrutteranno l’esperienza accumulata nel campionato di Formula E, garantendo prestazioni elevate e dinamiche di guida entusiasmanti. Nonostante il mercato non sia in un momento favorevole, Porsche continua a investire nell’elettrico, confermando il suo impegno per una transizione che guarda al futuro senza compromessi.
Verso un futuro elettrico senza rinunce
Il target di Porsche per l’80% di vendite elettriche entro il 2030 è stato rivisto, ma i prossimi modelli di Boxster e Cayman sono già pronti al debutto, previsto per il prossimo anno. Lutz Meschke, responsabile finanziario della Casa, ha confermato che, sebbene la produzione di vetture termiche e ibride sia stata prolungata, l’elettrico rimane al centro della strategia aziendale. Michael Steiner, a capo del centro di Ricerca e Sviluppo, ha sottolineato gli sforzi compiuti per realizzare vetture leggere, prestazionali ed efficienti, pensate per soddisfare appieno le aspettative degli appassionati.
Tecnologia e performance senza compromessi
Le nuove Boxster e Cayman saranno costruite sulla piattaforma SSP Sport, derivata da quella della Taycan ma ottimizzata per le compatte sportive. La batteria, posizionata dietro al conducente, consente una distribuzione dei pesi simile ai modelli attuali, mentre il software è stato perfezionato per ottimizzare la risposta del motore e la frenata. Le conoscenze acquisite nel campionato di Formula E, vinto con Pascal Wehrlein, hanno giocato un ruolo cruciale, garantendo prestazioni che non rinunciano al feeling di guida tradizionale. Come ha spiegato Steiner, l’obiettivo non era introdurre la guida “one pedal“, ma preservare il carattere unico di queste vetture sportive.
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