Porsche in Borsa: valore molto inferiore del previsto

Secondo gli analisti, la valutazione della Porsche in Borsa sarebbe nettamente superiore rispetto alla sua sua equa quotazione.

Il gruppo Volkswagen ha confermato in veste ufficiale che molto presto Porsche verrà quotata in Borsa. Tuttavia, la valutazione dell’azienda di Zuffenhausen potrebbe essere di gran lunga inferiore rispetto a quanto prospettato dalla diretta interessata. Così sostengono, almeno, gli analisti di HSBC Holdings, secondo i quali Porsche avrebbe un valore compreso tra i 44,5 miliardi di euro e i 56,9 miliardi di euro, ovvero ben meno della soglia tra i 60 miliardi di euro e gli 85 miliardi di euro di cui si è a lungo parlato fino a oggi.

L’esame condotto è stato effettuato mettendo a paragone la situazione della società diretta da Oliver Blume (attualmente anche amministratore delegato del VW Group, dopo l’uscita di scena di Herbert Diess) e le dirette concorrenti, come BMW, Mercedes-Benz e Ferrari. 

Il trend di svalutazione è un fenomeno ricorrente nell’ultimo periodo. A tal proposito, basti citare il caso di Intel, celebre colosso tecnologico. Ebbene, la società prevede di quotare la sua unità business Mobileye, incentrata sulla guida autonoma, fino a 30 miliardi di dollari. Una cifra sensibilmente minore rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. 

Critiche dagli investitori

L’annuncio della quotazione pubblica di Porsche ha fatto storcere il naso agli investitori del gruppo Volkswagen. Difatti, l’IPO (Offerta Pubblica Iniziale) dovrebbe aver luogo entro la fine del mese di settembre o, al massimo, nel corso di ottobre, una deadline criticata senza indugio da certi portatori di interesse poiché le condizioni esterne sarebbero le peggiori possibili.

Ci troviamo, infatti, nel pieno di una fase di destabilizzazione dei mercati, a causa del conflitto scoppiato in Ucraina per l’invasione dell’esercito russo e dell’inflazione record. La strada è, però, ormai tracciata: la quotazione di Porsche in Borsa si farà, che piaccia o meno. 

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