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Polestar: che cos’è e come si differenzia da ogni altro marchio
Gli automobilisti desiderosi di guidare un’auto elettrica dovrebbero conoscere Polestar, marchio che fa delle performance un credo.
Fondata nel lontano 1996 come scuderia privata, con il tempo Polestar si è sempre più avvicinata alla Volvo, tanto da diventarne una divisione nel 2015. Due anni dopo, attraverso il rilascio sul mercato della Polestar 1, il marchio scandinavo ha intrapreso la strada dell’indipendenza. In principio adottato per segnalare i modelli votati a maggiori performance della Casa madre, il brand ha acquisito un’identità propria. Il modello di business rimanda al recente caso di Seat e Cupra, dove la seconda ha ottenuto via via una maggiore indipendenza.
Al centro dei piani commerciali spicca la vocazione elettrica. Qui non viene contemplato nemmeno l’ibrido, bensì si adotta un approccio “duro e puro”. Una scelta lodevole dal punto di vista etico, tuttavia problematica sotto il profilo pratico, quantomeno in certi Paesi, Italia compresa.
La nostra penisola lamenta ancora una scarsa diffusione delle colonnine di ricarica. E, finché sarà così, manterrà un ruolo di secondo piano nelle strategie societarie di Polestar. Una realtà dal forte respiro svedese, alla pari della Volvo, nonostante l’acquisizione da parte della cinese Geely nel 2010. Ne sono una conferma i professionisti inseriti nell’organigramma.
Oltre all’approccio ecosostenibile nei confronti della mobilità, tuttora rivestono un peso fondamentale le prestazioni. Si pensi alla Polestar 2, il primo esemplare giunto nei nostri confini: la variante Long range dual motor copre lo 0-100 in appena 4,7 secondi, grazie a un powertrain da 408 CV e 660 Nm di coppia motrice massima.
Il design viene al primo posto
Infine, un aspetto cruciale verte sull’immagine. Perché un’auto per avere successo deve anche essere bella e catturare, perciò, fin dal principio l’interesse della potenziale clientela. Sulla base di tale filosofia l’amministratore delegato non è il classico manager con esperienza in ambito finanziario, bensì Thomas Ingenlath, ex numero uno del design di Volvo.
Nemmeno il processo di vendita si omologa alla massa. Difatti, dal Belpaese gli ordini possono essere inoltrati solo online, in attesa dell’apertura del primo Polestar Space, fissata per l’aprile del 2023. Non sarà una concessionaria comune.
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