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Piemonte, blocco auto: ecco chi non potrà circolare

La Regione ha emanato le nuove disposizioni che entreranno in vigore nel prossimo autunno. Scopriamo quali categorie saranno interessate.
Nel 2025, il Piemonte si prepara a ripetere l’attuazione di una delle misure più attese e contestate degli ultimi anni: il divieto di circolazione in tutti i Comuni con oltre 30.000 abitanti, tra cui Torino, Novara, Alessandria e Asti dei veicoli inquinanti. La misura, già annunciata due anni fa con un decreto del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, è stata rimandata più volte, ma ora sembra che il blocco definitivo stia per diventare realtà. La giunta Cirio ha confermato l’entrata in vigore del divieto, ma la sua attuazione resta al centro di discussioni e incertezze. Oltre che del dubbi sulla sua effettiva utilità per l’ambiente.
Le difficoltà nella gestione del divieto
Nonostante la decisione di implementare il blocco ai veicoli inquinanti, la Regione Piemonte non ha ancora avviato una campagna informativa adeguata per sensibilizzare i cittadini coinvolti, che sono circa 250.000 in tutta la regione. Il programma Move-In, che consente ai veicoli bloccati di circolare per un numero limitato di chilometri, è stato suggerito come soluzione parziale, ma non è ancora chiaro quanto sarà efficace. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di provvedimenti pratici, con le opposizioni che criticano il piano della giunta per la mancanza di azioni concrete a supporto delle famiglie e dei cittadini coinvolti.
Il rischio di un altro rinvio
L’incertezza regna sovrana, con i timori che il rinvio, simile a quello avvenuto nel 2023 per i Comuni sopra i 10.000 abitanti, possa ripetersi. In quell’occasione, a pochi giorni dall’entrata in vigore del divieto, il panico tra gli automobilisti aveva costretto il governo a concedere una proroga dell’entrata in vigore.
Oggi, la giunta Cirio spera in un altro rinvio, ma il tempo stringe, e la data di attuazione del divieto è ormai alle porte. Le opposizioni, come la capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Alice Ravinale, accusano la giunta di non aver messo in atto soluzioni reali per accompagnare la transizione ecologica, come un miglioramento del trasporto pubblico e incentivi adeguati per la sostituzione dei veicoli inquinanti.

Un piano per la qualità dell’aria insufficiente
Nonostante il piano per la qualità dell’aria 2024-2030, approvato dalla Regione con un budget di 4 miliardi di euro, le misure previste, tra cui la sostituzione di autobus inquinanti e l’implementazione di biocarburanti, sono considerate insufficienti. La consapevolezza che la transizione ecologica debba essere accompagnata da politiche concrete per i cittadini è sempre più diffusa.
Senza azioni urgenti e mirate, il rischio è di ripetere gli stessi errori del passato, con migliaia di automobilisti impreparati al divieto e con un sistema di trasporto pubblico che continua a essere inadeguato. Senza modifiche o retromarce nelle prossime settimane, si andrà quindi verso lo stop alla circolazione di tutte le auto a motore diesel Euro 5 a partire dal 1° ottobre 2025 nelle aree urbane di tutti i centri sopra i 30.000 abitanti. Un provvedimento discusso e discutibile.
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