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Parcometro solo con monete, la cassazione conferma la multa per il mancato pagamento
Ha fatto discutere la sentenza della cassazione nei confronti di un automobilista che si è rifiutato di pagare una multa.
Un automobilista toscano ha fatto ricorso per una multa recapitatagli dopo non aver pagato un parcometro in quanto non accettava banconote o carta di credito, ma soltanto monete.
La Corte di Cassazione ha però respinto la sua richiesta, appellandosi all’ordinanza numero 277 del 7 gennaio 2022, spiegando come l’onere della prova che la condotta vietata sia stata posta in essere senza colpa rimane a carico dell’agente.
L’automobilista, in sostanza, non poteva essere scusato per il mancato pagamento in quanto non avrebbe assolto in giudizio l’onere di dimostrare come “prova della buona fede” di aver fatto tutto il possibile per pagare la quota del parcometro.
Gli esperti del periodico specializzato All-In Giuridica di SEAC hanno ricordato che “in tema di sanzioni amministrative vige il principio per il quale basta la prova della condotta commissiva o omissiva contemplata nella norma”.
Il non avere spiccioli in tasca e il fatto che il parcometro accetti solo monete e non banconote o carte di credito non può essere addotto come scusante per non pagare la tariffa prevista.
Quanto accaduto può senza dubbio essere un grande monito per tutti coloro che si trovano ad affrontare imprevisti con il parcometro.
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