Parco auto: in futuro ci saranno meno veicoli ma soprattutto elettrici

Il parco auto del futuro sarà molto minori rispetto a quello attuale, inoltre ci saranno molte di più auto elettriche.

Il parco auto sta cambiando, i prezzi di benzina e diesel oltre del gas hanno inferto un duro colpo alle tasche degli italiani, esso il bando delle endotermiche che determinerà la progressiva diminuzione di vetture endotermiche.

Questo è quanto spunta dalla sesta edizione dello Smart Mobility Report. Creato dal reparto Energy&Strategy della famosa School of Management del famosissimo Politecnico di Milano, il suddetto rapporto da un quadro delle prospettive future della mobilità elettrica in Italia e lancia un avviso sulla composizione del parco veicoli, sul peso delle vetture elettriche.

Cosa accade

Il direttore dell’Osservatorio, Simone Franzò parla così sulla situazione parco auto così come riferito da quattroruote.it: “una forte spinta. Poco meno di un anno fa parlavamo di come il comparto della mobilità sostenibile, a partire da quella elettrica, avesse retto molto meglio dell’intero settore automotive la crisi pandemica.”

Aggiunge Franzò: “Purtroppo, a un’emergenza ne è seguita un’altra: la guerra in Ucraina ha di nuovo stravolto lo scenario geo-politico e l’industria automobilistica ha visto inasprirsi le forti criticità legate ai rincari dell’energia e alla carenza di materie prime e semiconduttori. E tuttavia non possiamo permetterci frenate, soprattutto in Italia, ampliando il già enorme gap tra gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050 (rispetto ai quali sono allineate le aspettative degli operatori) e le condizioni attuali di mercato”.

Conclude il direttore dell’osservatorio: “L’industria si sta muovendo, sviluppando sia nuovi modelli di auto che l’infrastruttura di ricarica, ma i policy maker devono dare una spinta forte, sostenendo la filiera e dando certezze sugli incentivi all’acquisto e sull’iter burocratico per l’installazione dei punti di ricarica, o l’obiettivo di 6 milioni di mezzi elettrici circolanti nel Paese entro la fine del decennio sarà difficilmente raggiungibile“.

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