“La presentazione più epica di sempre”: Musk promette il botto entro l’anno

Dalle dichiarazioni rilasciate da Musk, si evince come entro l’anno avverrà la presentazione più epica di sempre.

Tra cambiamenti sconvolgenti e periodi di totale blackout, Musk ha comunque trovato la forza di risollevarsi. Stando a ciò che si legge dalle sue dichiarazioni, l’imprenditore sudafricano entro la fine dell’anno darà origine alla presentazione più epica di sempre.

Scopriamo insieme le parola del CEO di Tesla. Nonostante il suo tono sensazionalista non rappresenti alcuna novità, questa volta potrebbe esserci realmente l’occasione di dimostrare il salto di qualità tanto atteso.

Ecco le parole del CEO di Tesla

A proposito di questo nuovo lancio, l’ormai ex socio di Trump si è espresso come segue: “Ho appena lasciato il Tesla Design Studio. Faremo la presentazione più epica di sempre entro la fine dell’anno“.

Non sarebbe eventualmente la prima volta, che i toni usati dall’imprenditore non rispecchiano quanto in realtà avviene a tutti gli effetti. E infatti, a proposito di questa dichiarazione numerosi utenti presenti sul web e non, hanno reagito con fare perplesso.

La struttura visitata dall’imprenditore ha a che fare esclusivamente con la produzione dei veicoli. Ciò significa che la presentazione in questione, potrebbe riguardare l’uscita di una nuova auto.

A questo proposito sono stati individuati due scenari potenzialmente plausibili: ecco di cosa si tratta.

Le due strade percorribili

Ci sono due modi diversi, di dare un’interpretazione parzialmente corretta a questa vicenda. Si potrebbe infatti trattare o dell’uscita della nuova Roadster, oppure del veicolo low cost tanto decantato nei mesi precedenti.

A questo proposito, il pubblico ha fornito dei pareri ovviamente contrastanti. C’è chi pensa che l’auto in uscita in origine nel 2017, debba uscire ora, e chi invece ritiene che questo annuncio possa riguardare la Model 3 a basso prezzo. Come al solito, ci sarà da attendere.

Leggi anche

Maserati, perdite record nel 2024: i numeri del tracollo