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Multa per oltre 5.000 € e arresto immediato: mai compiere questo gesto al volante


Le sanzioni previste per chi non si ferma al posto di blocco-mondo-motori.it


Polizia

I controlli stradali rappresentano un momento fondamentale per garantire la sicurezza sulle strade italiane, e tra questi il posto di blocco.

La mancata osservanza dell’alt degli agenti può comportare gravi conseguenze, sia di natura amministrativa che penale. Scopriamo cosa rischiano i guidatori che non si fermano all’ordine di arresto imposto dagli organi di polizia.

Il Codice della Strada, all’articolo 192, attribuisce alle forze di polizia il potere di istituire posti di blocco per effettuare controlli necessari all’attività di prevenzione e repressione di illeciti. In questi casi, ogni conducente è obbligato a fermarsi all’invito degli agenti, che devono essere riconoscibili tramite uniforme o segnale distintivo.

Il mancato rispetto di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa variabile da 1.362 a 5.456 euro. Ma non è tutto: qualora il conducente tenti di evitare il controllo fuggendo o opponendo resistenza, scatta il reato di resistenza a pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 337 del Codice Penale, con pene che possono andare da sei mesi fino a cinque anni di reclusione.

Va sottolineato che il posto di blocco si differenzia dal posto di controllo. Nel primo caso, lo stop è imposto a tutti i veicoli in transito, con l’uso di dispositivi che consentono un arresto graduale e sicuro. Nel posto di controllo, invece, la selezione dei veicoli è casuale, e la mancata osservanza dell’ordine di fermarsi comporta una sanzione più lieve, da 87 a 344 euro.

Documenti obbligatori e conseguenze della loro mancanza

Nel corso di un controllo, il conducente deve essere in grado di esibire i documenti essenziali per la circolazione: patente di guida, carta di circolazione o Documento Unico di Circolazione, e certificato di assicurazione. Ai sensi dell’articolo 180 del Codice della Strada, l’assenza di uno o più di questi documenti comporta una multa da 42 a 173 euro (con importi specifici per i ciclomotori) e l’obbligo di presentarli presso l’ufficio indicato dall’agente entro un termine stabilito, pena una sanzione aggiuntiva fino a 1.731 euro.

L’introduzione della patente digitale ha semplificato l’esibizione della patente, che può ora essere mostrata tramite smartphone, così come il certificato di assicurazione, accettato in formato digitale dalle autorità.

Guidare un veicolo senza la copertura assicurativa obbligatoria RCA è un comportamento gravemente sanzionato: la multa può oscillare tra 866 e 3.464 euro, e l’autorità accertatrice dispone il fermo amministrativo del veicolo, che viene sequestrato e custodito in un luogo non accessibile al pubblico. Per i recidivi, cioè coloro che commettono la stessa infrazione nel biennio, è prevista anche la sospensione della patente da uno a due mesi.

La disponibilità di comparatori online come Segugio.it consente agli automobilisti di scegliere la polizza più conveniente e adeguata alle proprie esigenze, confrontando le offerte di compagnie assicurative aggiornate al 2025. Un esempio concreto riguarda una automobilista torinese di 42 anni, con una Jeep Renegade benzina immatricolata nel 2021, che può optare per la polizza di ConTe.it con un premio annuale di 261,60 euro e una copertura fino a 11,3 milioni di euro in caso di danni a terzi.

Essere fermati a un posto di blocco può generare ansia, ma è fondamentale mantenere la calma e adottare un atteggiamento collaborativo. Ostacolare il lavoro degli agenti non solo è controproducente per il conducente, ma può configurare anche reati come l’oltraggio a pubblico ufficiale (articolo 341 bis del Codice Penale), punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

È consigliabile rispondere solo alle domande poste dagli agenti, evitando di fornire informazioni non richieste o ammettere responsabilità senza certezza. Un comportamento aggressivo o provocatorio può aggravare la situazione e determinare ulteriori conseguenze penali.

Tentare di eludere il posto di blocco, accelerando e fuggendo, è una condotta particolarmente grave. La giurisprudenza ha confermato che, in tali casi, si configura il reato di resistenza a pubblico ufficiale, soprattutto se la fuga avviene a velocità elevata e mette a rischio la sicurezza di altri utenti della strada e degli stessi agenti. Oltre alle sanzioni pecuniarie, la fuga comporta la perdita di punti sulla patente e possibili denunce penali.

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