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Un giorno triste per il motorsport, è mancato uno dei grandi della Formula 1

Eddie Jordan, fondatore della Jordan Grand Prix, è morto a 76 anni. Pilota, manager e commentatore, ha lasciato un segno indelebile nella Formula 1.
Eddie Jordan, fondatore dell’omonima scuderia di Formula 1, si è spento all’età di 76 anni dopo una lunga battaglia contro un’aggressiva forma di cancro alla prostata e alla vescica. La notizia della sua scomparsa, avvenuta nelle prime ore del 20 marzo 2025 a Città del Capo, è stata diffusa dalla famiglia, che ha sottolineato come Jordan sia morto serenamente, circondato dall’affetto dei suoi cari.
Il mondo del motorsport perde così una delle sue figure più iconiche, un uomo capace di lasciare un’impronta indelebile nella storia della Formula 1.
Gli inizi nel motorsport
Nato a Dublino nel 1948, Eddie Jordan si avvicinò al motorsport negli anni ’70, iniziando la sua carriera come pilota. Dopo aver conquistato il titolo irlandese di karting nel 1971, proseguì la sua ascesa nelle categorie propedeutiche, gareggiando nella Formula Ford e nella Formula 3. Nonostante le ambizioni da pilota, il suo destino lo portò a sviluppare un talento ancora più grande: quello di team manager e imprenditore nel mondo delle corse.
La nascita della Jordan Grand Prix
Nel 1991, Jordan fondò la Jordan Grand Prix, scuderia che debuttò nel campionato mondiale di Formula 1 lo stesso anno. Il team divenne rapidamente noto per il suo spirito innovativo e la capacità di scoprire giovani talenti. Uno degli episodi più celebri fu il debutto in Formula 1 di Michael Schumacher nel 1991, destinato a diventare una leggenda della disciplina.
Durante la sua permanenza nella massima categoria automobilistica, la Jordan Grand Prix ottenne quattro vittorie e si guadagnò la reputazione di squadra combattiva, capace di sfidare i giganti del motorsport nonostante risorse più limitate rispetto ai team più blasonati. Il momento più memorabile arrivò nel 1998 con la prima vittoria in Formula 1 al Gran Premio del Belgio, seguita da un’altra stagione brillante nel 1999 con la vittoria di Heinz-Harald Frentzen in due gare e il terzo posto nel campionato costruttori.
Un volto amato dai media e dagli appassionati
Oltre al suo ruolo di team principal, Eddie Jordan era noto per la sua personalità carismatica e il suo spirito irriverente. Dopo aver ceduto la scuderia nel 2005, Jordan trovò un nuovo palcoscenico nel mondo della televisione, diventando un apprezzato commentatore sportivo per la BBC e Channel 4. La sua esperienza nel paddock e il suo stile diretto lo resero una figura amatissima dagli spettatori.
Nel 2016, si unì al cast di “Top Gear”, lo storico programma automobilistico britannico, portando la sua esperienza e la sua inconfondibile energia anche al di fuori delle piste da corsa.
La battaglia contro la malattia
Nel dicembre 2024, Eddie Jordan rese pubblica la sua lotta contro un tumore aggressivo alla prostata e alla vescica, che nel tempo si era esteso alla colonna vertebrale e al bacino. Nonostante la diagnosi difficile, continuò a partecipare ad eventi pubblici e a lavorare, lanciando anche un appello sull’importanza dei controlli medici preventivi.
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