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La mobilità elettrica ha un nuovo problema: cosa sta succedendo

La mobilità elettrica sta avendo a che fare con un nuovo problema: scopriamo insieme cosa sta succedendo e per quale motivo.
Per la mobilità elettrica i tempi recenti sono caratterizzati da sfide continue e da grande incertezza. Un esempio che si potrebbe fare, fra i tanti, riguarda il grande paradosso delle auto elettriche: tutti le vogliono ma nessuno le compra.
Un paradosso che potrebbe riflettersi con segni ancora più evidenti, visto il grande problema che tutto il settore sta riscontrando ultimamente. Scopriamo insieme di cosa si tratta, e a cosa è dovuto.
Ecco il problema che sta accadendo di recente
Il problema principale della mobilità elettrica riguarda i furti di rame che si stanno verificando ultimamente. Quella appena descritta è una pratica che in realtà è sempre stata piuttosto gettonata, saccheggiando centrali su centrali in tutta Italia.

Inizialmente, si pensava che questo fenomeno dopo anni di alta frequenza si fosse finalmente affievolito. Poi è arrivato l’avvento delle auto elettriche, e da quel momento in poi le colonnine di ricarica sono state prese di mira dai malviventi.
L’allarme di questa “nuova” tendenza è partito da Roma, ma si tratta di un fenomeno che molto presto potrebbe espandersi a macchia d’olio nelle altre regioni d’Italia. L’apice è stato raggiunto nel momento in cui è stato scoperto di recente, un furto da 100 kg.
Le statistiche nel resto d’Europa
Nel Regno Unito sono avvenuti circa 170 casi di furto di cavi delle colonnine di ricarica. Il danno totale di queste operazioni truffaldine ha generato perdite pari a qualche migliaia di euro per ogni singolo cavo rimosso.
Sintomo di come sia un problema da arginare il prima possibile, onde evitare che le cose degenerino ulteriormente. Per fare ciò, non rimane che adottare la soluzione più logica: intensificare i controlli sulle colonnine.
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