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Mercedes lascia completamente la Russia: accordo ufficiale
La Mercedes comunica attraverso una nota ufficiale di lasciare completamente la Russia, a seguito dell’accordo sottoscritto nelle ultime ore.
Sulle orme di altre Case quali Renault e Nissan, anche la Mercedes ora decide di disinvestire completamente dalla Russia.
Il colosso automobilistico tedesco cederà ogni attività industriale e finanziaria nel Paese di Vladimir Putin. Secondo il comunicato stampa diramato dall’azienda, la Stella di Stoccarda ha trovato un accordo con la catena di concessionarie Avtodom, che ne assorbirà per intero le attività.
In aggiunto alla firma sul contratto. Avtodom ha spiegato che cercherà un partner per il proseguimento dell’attività di gestione dei complessi produttivi presso la zona industriale di Esipovo a nord-ovest di Mosca, dove Mercedes ha un complesso.
“Le priorità principali dell’accordo – recita la nota – sono rispettare gli obblighi nei confronti dei clienti dalla Russia sia in termini di servizi post-vendita e servizi finanziari, sia preservare i posti di lavoro dei dipendenti nelle divisioni russe dell’azienda”.
Possibile il diritto di ‘recompra’
Mercedes non ha fornito dettagli sul valore economico dell’operazione. Inoltre, non è stato chiarito se nell’intesa sia stata inserita o meno una clausola per un futuro riacquisto, come fatto da Nissan e Renault in occasione del passaggio di mano delle loro proprietà in Russia. Tuttavia, stando al quotidiano nazionale Vedomosti, la compagnia potrebbe essere riuscita a includere una clausola simile.
Un portavoce della Mercedes ha spiegato che l’affare andato in porto non avrà nessuna ripercussione sulla partecipazione del 15 per cento della società nel marchio di camion Kamaz. Come da programma, entro la fine di quest’anno sarà trasferita a Daimler Truck.
La lista dei Costruttori pronti a lasciare in toto il mercato russo potrebbe presto allungarsi. In settimana, Kia ha comunicato di stare riflettendo sull’addio alla sua struttura in quel di San Pietroburgo. E Mazda è altresì impegnata a riflettere sull’uscita definitiva. Invece, il gruppo Volkswagen attende un investitore interessato a rilevare la fabbrica di Kaluga, in cui la produzione è ferma dall’inizio del conflitto bellico in Ucraina.
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