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Mercedes EQ: l’elettrico che diventa “salvavita”
La famiglia delle Mercedes-Benz EQ diventa “salvavita” con le nuove soluzioni introdotte dalla Casa automobilistica di Stoccarda.
Così come la Classe S ha fatto negli anni, ora grava sulle Mercedes-Benz EQ il ruolo di battistrada nell’ambito della sicurezza per alzare il livello, tramite idee poi adottabili da ogni vettura a batteria della Casa di Stoccarda. Partendo dall’aspetto strutturale, è presente una specie di rollbar adibito gli accumulatori: l’acciaio ad alta resistenza nel frontale, nel pavimento e nella zona posteriore della scocca salvaguardano il pacco batterie delle EV dagli impatti.
Inoltre, data l’assenza del propulsore termico, in caso di urto frontale la notevole energia viene assorbita e dissipata da due longheroni trasversali costituiti nello stesso materiale. A sua volta, la lega di acciaio ultraresistente incrementa la resistenza in caso di ribaltamenti e urti laterali. I rinforzi trasversali, combinati con i fascioni sotto porta in acciaio a struttura portante, assicurano un elevato livello di indeformabilità, proprio allo scopo di proteggere le “pile”.
Evita folgorazioni
Oltre al livello meccanico, l’azienda tedesca ha studiato un metodo per evitare folgorazioni a conducenti e soccorritori. I cablaggi e le componenti a elevato voltaggio sono forzati e irrigiditi, con le loro linee completamente isolate. Alla massima prevenzione mira la disattivazione manuale e automatica delle unità elettriche ad alto voltaggio, con la seconda che entra in funzione in prossimità di un imminente impatto.
Il pacco batteria è controllato di continuo mediante misurazioni sul fronte della temperatura, dell’isolamento e del rischio di cortocircuito. Invece, la struttura è rigida e poco esposta a deformazioni, al fine di proteggere le celle da danni all’interno. Immancabile è la presenza degli airbag, che intervengono in qualsiasi tipologia di scenario. Anche attraverso tali soluzioni MB persegue il target della viabilità senza incidenti entro il 2050 e il dimezzamento di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto al 2020.
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