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Mercedes, due grandi modelli escono dal listino per sempre: i motivi del doppio addio

Una svolta epocale che, sicuramente, non lascerà indifferenti i tanti appassionati del brand Mercedes. Addio a due modelli iconici
La decisione non è ancora ufficiale, ma sembra motivata da due fattori principali: da un lato, la forte domanda in Europa, che continua a sostenere le vendite; dall’altro, il rallentamento della transizione verso l’elettrico, con i modelli a batteria che non hanno ottenuto i risultati sperati.
Cerchiamo di capire insieme se siamo, effettivamente, di fronte alla fine di una lunga e gloriosa epoca che, sicuramente, sarà accolta non benissimo da chi è un cultore delle auto tedesche.
Mercedes: addio a due modelli iconici
Da oltre 25 anni, l’ingresso nell’universo Mercedes passa per una lettera sola: “A”. La Classe A ha rappresentato per molti giovani la prima occasione per avvicinarsi al prestigioso marchio tedesco, tradizionalmente rivolto a una clientela più adulta e manageriale. Fin dal debutto nel 1997 con la prima generazione W168, seguita dalla W169 nel 2004 – disponibile sia a 5 porte che in una variante coupé a 3 porte – la compatta della Stella ha segnato un cambiamento nei canoni del brand. Una trasformazione accentuata con la terza generazione W176 nel 2012, che segnò un deciso cambio di rotta in termini di design e posizionamento, poi confermato dalla quarta serie W177 del 2018.
Oggi, in Italia, una Mercedes Classe A parte da 36.328 euro, ma il futuro potrebbe riservare un deciso incremento: si prevede che la nuova versione entry level, puramente termica, possa superare i 40.000 euro. Intanto, il marchio starebbe preparando una nuova CLA, destinata a sostituire le attuali Classe A e B e a diventare il modello d’accesso alla gamma. Ma non sarà economica: la sua versione completamente elettrica potrebbe oltrepassare i 55.000 euro.
Un simile spostamento verso l’alto potrebbe rivelarsi rischioso per la Casa di Stoccarda, soprattutto se il ritiro della Classe A inisse per escludere una fascia di pubblico fondamentale. Non a caso, la fine della carriera della Classe A – inizialmente prevista per il 2026 – potrebbe essere rinviata.
Secondo le notizie che arrivano direttamente dalla Germania, la Classe A potrebbe rimanere in produzione almeno fino al 2028. Per questo, Mercedes starebbe rivedendo la sua strategia, puntando su una gamma diversificata che includa motori a combustione interna, ibridi plug-in ed elettrici puri. Una linea più flessibile, pensata per un mercato globale sempre più esigente e frammentato.
In caso di proroga, la produzione della Classe A potrebbe essere trasferita nello stabilimento ungherese di Kecskemét, dove già si assemblano altri modelli compatti del marchio. Un’operazione simile a quella di Volkswagen con la Golf, la cui produzione continuerà fino al 2035, ma in Messico.
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