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Meno componenti meno costi di riparazione per le auto elettriche: ma c’è un però

Scopriamo quanto si risparmia davvero con un veicolo a batteria e quali sono i costi nascosti nella gestione di tutti i giorni di una BEV.
Le auto elettriche sono spesso presentate come la scelta più economica nel lungo periodo, soprattutto per i minori costi di manutenzione rispetto ai veicoli a combustione. Un recente studio condotto da CDK Global conferma questa percezione: oltre il 50% dei possessori di auto elettriche non-Tesla spende solitamente meno per la manutenzione rispetto a chi guida un’auto a benzina.
Tuttavia, il rovescio della medaglia è rappresentato dai tempi più lunghi per le riparazioni. Solo il 28% dei veicoli elettrici viene riconsegnato lo stesso giorno della consegna in officina, contro il 40% nel 2023. La situazione peggiora soprattutto per le auto non Tesla, dove il 34% richiede tempi prolungati per le riparazioni.
Bollo, tagliandi e freni: dove si risparmia davvero
Tra i vantaggi più evidenti delle BEV (Battery Electric Vehicles) c’è l’esenzione dal bollo auto per i primi 5 anni in tutta Italia, con esenzione permanente in Piemonte e Lombardia. Anche dopo, si paga solo il 25% dell’importo standard, calcolato su una potenza nominale molto inferiore a quella di picco, con ulteriori risparmi.
Quanto ai tagliandi, la semplicità della meccanica elettrica incide sui costi: niente olio motore, niente cinghie di distribuzione, né filtro gasolio o candele. Un tagliando per una Fiat 500e, ad esempio, può costare circa 100 euro, il 35% in meno rispetto alla versione a benzina. Anche i freni si usurano meno, grazie al sistema di frenata rigenerativa, tanto che alcuni utenti dichiarano di non aver mai cambiato le pastiglie nemmeno dopo 7-8 anni.
Batteria, gomme e assicurazione: costi da considerare
Il nodo cruciale resta la batteria. Garantita in media 8 anni o 160.000 km, alcune case (come Fisker) estendono la copertura a 10 anni. La garanzia non copre solo i guasti, ma anche la capacità residua, che non deve scendere sotto il 70%. Tuttavia, in caso di malfunzionamenti imputabili a un uso scorretto, la sostituzione non è coperta e può costare anche oltre 10.000 euro.
Per quanto riguarda le gomme, i costi sono generalmente in linea con quelli dei veicoli termici, salvo per modelli con misure particolari. Anche le assicurazioni risultano talvolta più care, sia per il valore più elevato dell’auto, sia per la difficoltà di reperire parti di ricambio. Tuttavia, esistono sempre più polizze specializzate per elettriche, con offerte dedicate.
Infine, non va dimenticato che, a differenza delle termiche, il cofano di un’elettrica è inaccessibile per il fai-da-te, e anche operazioni semplici devono essere svolte da tecnici qualificati, a causa delle alte tensioni elettriche.

Elettrico: scelta vantaggiosa, ma non per tutti
La convenienza dell’auto elettrica non è in discussione sul lungo periodo, soprattutto per chi percorre molti chilometri all’anno e può accedere a incentivi o vantaggi locali come accessi ZTL e parcheggi gratuiti. Tuttavia, non mancano aspetti critici: tempi di riparazione più lunghi, costi di sostituzione elevati in caso di batteria fuori garanzia e pochi interventi gestibili in autonomia. L’elettrico conviene, sì, ma va scelto con consapevolezza, valutando attentamente uso personale, rete di assistenza e coperture assicurative.
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