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Dall’UE pronta la mazzata per chi produce auto sportive

In arrivo la mazzata UE direttamente inflitta a coloro che producono auto sportive. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Coloro che producono auto sportive, a breve potrebbero ricevere una sonora mazzata dall’UE. Il motivo di questa decisione è correlato in maniera indiretta alla famosa agenda per la transizione ecologica. Le cui caselle dovranno essere spuntate entro il 2030.
Si tratta di un cambiamento che potrebbe inizialmente passare inosservato. In realtà, analizzando meglio la proposta fatta dall’Unione Europea si evince come questo cambiamento cambierà le carte in tavola.
Ecco la novità in arrivo
L’Unione Europea ha intenzione di bandire la fibra di carbonio. Si tratta di un materiale leggero e resistente allo stesso tempo, ed è un elemento molto comune a coloro che sono appassionati di auto sportive. Ma perché l’UE vorrebbe bandirla in via definitiva?

Si tratta di un materiale che è stato etichettato come pericoloso. Motivo per cui gli organi europei vorrebbero bandirlo, vietandone dunque l’utilizzo durante la produzione delle auto sportive. Questo per i costruttori di questo segmento rappresenterebbe un bel problema.
All’elenco dei materiali pericolosi redatto dall’UE, chi di competenza vorrebbe aggiungerci proprio questo materiale. Probabilmente, la data entro cui si potrebbe procedere con queste direttive sarà il 2029.
Questo scenario metterebbe in seria difficoltà i costruttori, poiché la fibra di carbonio in termini di consumo globale ricopre una percentuale pari al 20%.
Quali mercati verrebbero colpiti?
Come spesso accade in queste situazioni, alcuni mercati potrebbero essere maggiormente colpiti rispetto ad altri. In primo luogo quello giapponese, a causa della sua produzione massiccia di auto sportive.
Segue poi quello europeo, che a causa di realtà consolidate come la Ferrari e la Lamborghini andrebbe a perdere parecchio in termini di posizionamento. Ma prima che tutto ciò diventi valido a livello legale, ci saranno parecchi ostacoli da superare.
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