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Matteo Salvini, torna a parlare dell’abolizione del superbollo

Matteo Salvini recentemente è tornato sul tema dell’abolizione del superbollo. Scopriamo insieme le parole del politico.
Nonostante i dati relativi al suo decreto siano stati tutto sommato positivi, Matteo Salvini durante l’anno corrente sta avendo a che fare con un bel po’ di turbolenze. Una delle prime è arrivata proprio durante il primo periodo dell’anno, con una bocciatura del Tar Lazio.
A distanza di qualche mese dall’avvenimento di quanto scritto sopra, l’ex premier è tornato ad esprimersi su tematiche affini. In particolar modo, come si può evincere dal titolo, il politico si è espresso riguardo l’abolizione del superbollo.
In cosa consisterà l’abolizione del superbollo?
Abolire una delle imposte più longeve nonché significative dell’Italia intera, è certamente un gesto non di poco conto. Tutti gli equilibri mantenuti fino ad ora verrebbero mossi improvvisamente, con degli esiti davvero difficili da prevedere con certezza.

Il superbollo, imposta rafforzativa del noto a tutti bollo auto, consiste in una tassazione ulteriore per tutti quei veicoli che presentano una potenza superiore ai 252 cv. Si tratta di un valore corrispondente a circa 20 euro per ogni kW in caso di superamento dei 185.
Questo aumento è causa di una spesa totale di 200 milioni di euro da parte degli automobilisti. Si tratta a conti fatti dell’ennesima spesa ulteriore che la categoria deve affrontare, nel bel mezzo dei tanti rincari che l’ultimo periodo ha portato con sè.
A questo proposito, Salvini ha espresso la volontà di compiere il primo di tanti passi in avanti prima dell’estate. A questo proposito, chi di dovere è già al lavoro per percorrere i cosiddetti passi in avanti, apportando modifiche graduali e senza bruciare le tappe.
La “critica” all’Unione Europea
Non è mancato lo spazio per una critica a quanto espresso dall’Unione Europea sui motori elettrici, definendo quanto deciso un’imposizione “di stampo sovietico”. Il riferimento ad un certo periodo storico appare più che evidente, in questo caso.
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