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Maserati MC20 Folgore: la prima sportiv(issim)a del Tridente
Ampio ricorso alla fibra di carbonio, batteria a 800 volt, powertrain con tre motori: la Maserati MC20 Folgore ai raggi X.
L’appuntamento annuale con il Salone di Shanghai ha visto Maserati tra i principali protagonisti. Ai fan e agli addetti ai lavori la Casa del Tridente ha mostrato un’anteprima di due esemplari green che usciranno nei prossimi mesi, di assoluto rilievo. Oltre alla Grecale Folgore, il marchio emiliano ha svelato la conturbante Maserati MC20 Folgore. Un progetto che porta altresì la firma di un’altra eccellenza del Made in Italy, la Dallara. Nella fattispecie, il partner si è preso carico della monoscocca in fibra di carbonio, la quale differisce per ciascuna delle declinazioni della supersportiva. Nel caso della variante a zero emissioni, essa dispone di una parete posteriore rinforzata nella zona della batteria. Eppure, a dispetto della propria natura, non porta via dello spazio supplementare in confronto alla declinazione a benzina.
I progettisti hanno diversificato la monoscocca a seconda della versione, in termini di tipologia e quantità impiegata in ciascuna area. Nel caso della Maserati MC20 Folgore, i costruttori si sono occupati della resistenza e della protezione sul retro, ovvero nell’area dove alloggia la batteria a 800 volt, una produzione interna, affidata all’Innovation Lab. Prego? Sì, avete capito bene: anziché sotto l’abitacolo, come di consueto, si è preferito collocare l’accumulatore dietro. Una scelta dipesa dal desiderio di mantenere la seduta molto bassa. Del resto, la natura della Maserati MC20 è una supercar e, in quanto tale, il comfort a bordo esercita un ruolo chiave.
Il torque vectoring riscriverà gli standard
In confronto alla GranTurismo, i tecnici hanno messo mano sulle celle, soggette a una differente ripartizione, al fine di esaltare i valori da sportiva. Se sotto il profilo estetico dovrebbe restare pressoché invariata, merita, invece, un capitolo a parte il powertrain, composto in totale da tre motori, di cui uno all’avantreno e due al retrotreno. Il controllo supererà ogni precedente – fanno, infine, sapere dall’azienda – grazie ai progressi compiuti con il torque vectoring.
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