News
Mario Draghi critica la mancanza di pianificazione dell’UE nel settore auto
Mario Draghi sottolinea la necessità di una pianificazione industriale in Europa per affrontare le sfide del settore automobilistico.
Mario Draghi, ex presidente del Consiglio italiano ed ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE), ha recentemente espresso preoccupazioni in merito al futuro dell’industria automobilistica europea. Nel suo ultimo report, Draghi ha evidenziato la mancanza di pianificazione strategica da parte dell’Unione Europea per sostenere la transizione verso la mobilità elettrica.
Secondo Draghi, l’Europa non sta seguendo una politica industriale coordinata che integri le esigenze del settore automobilistico con gli obiettivi di sostenibilità climatica. Questa carenza, sostiene, sta mettendo in pericolo la competitività dell’industria auto europea, storicamente leader a livello globale. “Il settore automobilistico”, ha dichiarato Draghi, “è un esempio chiave della mancanza di pianificazione e coerenza tra le politiche climatiche e industriali dell’Unione Europea.”
La sfida della decarbonizzazione e la concorrenza cinese
Un aspetto cruciale della relazione di Draghi riguarda la transizione verso i veicoli elettrici. L’Europa ha fissato ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione, come il divieto di vendita di veicoli con motore a combustione interna entro il 2035. Tuttavia, secondo Draghi, le istituzioni europee non hanno supportato adeguatamente questo obiettivo con politiche industriali solide, come investimenti sufficienti nelle infrastrutture di ricarica e nella catena di fornitura delle batterie.
Al contrario, Draghi sottolinea come la Cina abbia adottato un approccio proattivo, sviluppando rapidamente l’intera catena del valore dei veicoli elettrici. Ciò ha permesso alla Cina di diventare leader tecnologico nel settore, riducendo i costi e migliorando l’efficienza produttiva. Questa differenza di approccio rappresenta una minaccia significativa per l’industria automobilistica europea, che rischia di perdere competitività senza un intervento coordinato.
La necessità di un piano industriale per l’automotive europeo
Per Draghi, l’unica soluzione a lungo termine è l’adozione di un piano industriale europeo che supporti la transizione energetica del settore automobilistico, mantenendo allo stesso tempo la competitività del continente. Tra le sue raccomandazioni spicca la richiesta di una maggiore coerenza tra politiche industriali e climatiche, così come la promozione di una politica di neutralità tecnologica, in grado di sostenere non solo i veicoli elettrici ma anche i combustibili alternativi, come gli e-fuel e i biocarburanti.
Inoltre, Draghi sottolinea l’importanza di investire in ricerca e sviluppo, nonché nella formazione della forza lavoro per affrontare le sfide di un mercato in rapido cambiamento. Solo attraverso un piano industriale coordinato e lungimirante, l’Europa potrà mantenere la sua leadership nell’industria automobilistica globale.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM