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Ma quali cascate del Niagara, se vai in Trentino ce n’è una più bella: è tra i suoi posti meno conosciuti

E’ considerata come le Niagara Falls nostrane e si trovano in uno scenario a dir poco suggestivo. Gli escursionisti vi fanno tappa fissa.
La ricchezza naturalistica che sarà possibile trovare durante una visita in Trentino ha davvero pochi eguali nel resto d’Italia, ma forse anche dell’intero continente europeo.
Il fiore all’occhiello, simbolo per eccellenza della quintessenza trentina sono sicuramente le Dolomiti, le cui pareti rocciose offrono svariate possibilità per la pratica di escursioni e trekking e la cui meraviglia è stata premiata inserendole nella lista dei Patrimoni UNESCO.
Non mancano di certo le aree naturali e protette, capace di offrire scorci di flora e di riservare piacevoli incontri con la locale fauna ai visitatori, come avviene nel Parco Naturale Adamello Brenta, noto per la presenza di cervi e stambecchi.
Sicuramente non è da meno l’aspetto culturale, che si riflette inevitabilmente sul discorso connesso alle tradizioni, agli usi, ai costumi e persino alla gastronomia, facendo ripercorrere agli avventori secoli di storia, dell’unione di diversi popoli e del passaggio di dominazioni.
Lo spettacolo naturale migliore
A meritare una visita sono sicuramente le Cascate Nardis, posizionate nella Val Genova, il cui nome ad una prima e non troppo attenta lettura potrebbe far storcere il naso a molti. Ma non abbiamo assolutamente a che fare con il comunque splendido capoluogo ligure: l‘etimologia del nome del luogo è da ricercare nel termine latino “janua“, traducibile come “porta”, e non è un caso che proprio in corrispondenza del punto d’imbocco della valle fossero situate le antiche case di Genua, dei veri e propri fienili.

Ci troviamo nella parte ovest del Trentino, all’interno del Parco Naturale Provinciale dell’Adamello Brenta, più precisamente nel territorio comunale di Carisolo, che si situa ad addirittura 806 metri di altitudine sopra il livello del mare. E’ qui che ci si dovrà recare per usufruire di un’esperienza diretta all’interno della splendida valle glaciale, compresa nella morsa naturale offerta dai massicci dell’Adamello e della Presanella.
Una vista capace di restare impressa
Nella Valle delle Cascate, generalmente conosciuta anche con questa denominazione per via della presenza di corsi d’acqua in caduta che si estendono per oltre 100 metri, offrendo costantemente la possibilità di osservare il proprio flusso, grazie alla presenza di torrenti alimentati da ghiacciai, la già citata Cascata di Nardis è sicuramente la più iconica. Devono il proprio nome proprio all’alimentazione naturale che gli viene fornita dallo stesso Rio Nardis, sgorgante dal ghiacciaio Vedretta del Nardis sulla Presanella, vetta più alta dell’intero territorio trentino, confluendo nel fiume Sacra, che poi si immetterò, alla fine del proprio percorso, all’interno del Lago di Garda.
Chi ha già avuto modo di ammirare lo splendore che questa attrazione naturale è in grado di offrire consiglia una visita nel corso del periodo primaverile, in quanto il naturale scioglimento del ghiacciaio, comportato dal riaumento delle temperature favorisce l’aumento della portata d’acqua, provocando il naturale salto di ben 130 metri all’interno dell’acqua. Lo scrive TrueRiders.
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