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“Lo stop al diesel è un suicidio” secondo il Presidente di Confindustria
Parola di Carlo Bonomi che se la prende con una decisione a suo dire giusta ma che non ci vede ancora pronti.
Non usa giri di parole Carlo Bonomi, attuale Presidente di Confindustria, per definire le decisioni europee sul diesel: “un suicidio“. È una critica pesante da parte di un personaggio influente, solamente una delle tante però in merito alla volontà di abbandonare totalmente il diesel entro il 2030. O per meglio dire tutti i motori alimentati dal diesel, cosiddetti endotermici. L’Europa, come noto, ha intenzione di passare sempre più in fretta ad una mobilità totalmente sostenibile. Uno scopo nobile e un obiettivo condivisibile, anche secondo il Presidente di Confindustria, ma sbagliato nei tempi.
Bonomi ha parlato dal palco dell’Assemblea Unione Industriali di Torino:“La decisione di abbandonare il diesel a livello europeo secondo me è stata un suicidio. Le aziende tedesche hanno dichiarato di voler stanziare 70 miliardi di investimenti per la transizione, se noi pensiamo alle nostre Pmi della componentistica, è ovvio che di fronte a questi investimenti, vadano in sofferenza.”
E ancora, interpellato in merito al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che dovrebbe in parte finanziare la transizione: “Il PNRR è un piano e un piano non basta. Occorre agire, applicarlo in concreto.” Come a dire che servono anche decisioni politiche che in questo momento, però, mancano. I soldi da soli non possono aiutare a rimodulare in toto un settore. Senza una guida chiara e diretta l’Italia rischia di rimanere parecchio indietro. Un messaggio esplicito non solo alla classe dirigente europea ma soprattutto a quella nazionale.
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