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Le auto nuove sono più facili da rubare di quelle vecchie: ecco perché

I furti d’auto sono in aumento in Europa: le reti criminali internazionali usano tecnologie avanzate per sottrarre i veicoli. Ecco come difendersi.
Ogni giorno in Europa spariscono centinaia di veicoli, spesso senza lasciare traccia. A fronte del progresso tecnologico nel settore automobilistico, anche le tecniche di furto si sono evolute, diventando estremamente raffinate e difficili da contrastare. Se un tempo bastava un cacciavite per aprire una portiera, oggi i ladri utilizzano dispositivi elettronici e reti logistiche ben organizzate per portare i mezzi fuori dai confini nazionali in poche ore. Le zone franche come alcune aree del Nord Africa rappresentano il terminale finale di un traffico che ha ormai le caratteristiche di un sistema industriale.
Il furto digitale: dal keyless alla clonazione del segnale
Le auto moderne, dotate di sistemi keyless, sono diventate i bersagli preferiti dai criminali. Una delle tecniche più diffuse è la clonazione del segnale del telecomando: i malviventi si avvicinano all’abitazione della vittima, captano il segnale emesso dalla chiave e lo trasmettono a un complice vicino all’auto. Il veicolo viene così ingannato, credendo che il proprietario sia presente, e si sblocca automaticamente. In pochi secondi l’auto è accesa e in movimento. Paradossalmente, è oggi più semplice rubare un’auto nuova che una con tecnologie più datate. L’allarme è stato lanciato anche da esperti del settore, che segnalano un aumento dei furti del 30% tra il 2020 e il 2024, con il 2025 in ulteriore peggioramento.
Truffe online e ricettazione: un business milionario
I furti d’auto non avvengono solo fisicamente: esistono vere e proprie truffe digitali, dove le vetture vengono fotografate e messe in vendita online ancora prima di essere rubate. Una volta trovato l’acquirente, i ladri intervengono. Le auto più recenti, con meno di cinque anni, vengono vendute intere per alimentare il mercato nero dei veicoli. Quelle più vecchie, invece, finiscono smembrate per i pezzi di ricambio. Le statistiche parlano chiaro: il tasso di recupero delle auto rubate oscilla tra il 40% e il 50% per i modelli comuni, ma scende al 10%-20% per le vetture di lusso, che spariscono velocemente oltre i confini europei. L’intervento nelle prime 24 ore è spesso l’unica speranza per riaverle.

Difendersi con consapevolezza e nuove tecnologie
Contro i ladri hi-tech, anche la difesa deve essere intelligente. Gli esperti consigliano misure semplici ma efficaci, come conservare le chiavi in contenitori schermati o in fogli di alluminio per impedire la trasmissione del segnale. Attenzione anche ai dispositivi che bloccano la chiusura automatica: è sempre buona norma verificare che le portiere siano davvero bloccate.
Tra le soluzioni più efficaci c’è il sistema VHF dell’agenzia LoJack, capace di funzionare anche dove il GPS viene oscurato, come container e garage sotterranei. Questo sistema ha permesso il recupero di tutte le vetture dotate del dispositivo e, in alcuni casi, anche di smascherare officine illegali. Episodi come il sequestro di 24 auto pronte all’esportazione verso la Guinea o il ritrovamento di una Toyota RAV4 segnalata dalla Germania dimostrano che la tecnologia può ancora fare la differenza, ma solo se accompagnata dalla consapevolezza dei rischi.
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