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Lamborghini: “Aventador, Urus e Huracan ibride rappresentano il futuro”
Il presidente di Automobili Lamborghini, Stephan Winkelmann, ha parlato del futuro della Casa del Toro, orientato alle soluzioni ibride.
Per il 2022 Lamborghini si appresta a tre nuove versioni finali della gamma con motori a scoppio, di cui due variante dell’Huracan e un restyling di Urus, che rappresenterà la Casa di Sant’Agata Bolognese di Pebble Beach in California.
Lo ha svelato il presidente di Automobili Lamborghini, Stephan Winkelmann, durante un incontro virtuale con la stampa italiana, dove ha illustrato pure i piani per la transizione elettrica. “Per portare sul mercato prima Aventador ibrida plug in e poi le nuove generazioni ‘elettrificate’ di Huracan e Urus – ha dichiarato – investiremo 1,8 miliardi autofinanziati in cinque anni”.
Si sogna una coupé sportiva 2+2
Per il quarto modello, che Winkelmann vorrebbe fosse “una coupé sportiva 2+2, ideale per muoversi in full electric dove le situazioni e le norme lo richiedono, ma senza rinunciare ai valori Lamborghini”, toccherà, invece, attendere la definizione dei dettagli del programma Bev, ma “senza andare oltre al 2026”.
Winkelmann ha peraltro confermato che “sono già stati avviati diversi accordi con le università per trovare le figure necessarie per accompagnare questa trasformazione di Lamborghini, un processo che andrà avanti per diversi anni e che richiede competenze in nuovi ambiti, come software, chimica e intelligenza artificiale”.
Quanto alla localizzazione dell’impianto per la quarta linea di prodotto, il numero uno della Casa del Toro ha affermato che l’area di Sant’Agata consente ulteriori crescite delle capacità produttive. Non ha, invece, commentato le indiscrezioni secondo cui nella Motor Valley potrebbe approdare il Gruppo Volkswagen per un’ipotetica gigafactory in territorio italiano.
Non si registrano, invece, criticità legate alla situazione in Russia, dove il Costruttore aveva venduto 200 unità lo scorso anno. “Abbiamo sospeso le attività e per il momento monitoriamo l’evoluzione. Anche se dovessimo azzerare gli ordini in atto – ha spiegato Winkelmann -, i clienti hanno versato gli anticipi ai concessionari e non a noi”.
Il presidente di Automobili Lamborghini ne ha poi approfittato per tranquillizzare sull’affondamento della nave Felicity Ace con auto in consegna negli USA: “C’erano 15 Aventador Ultimate, per cui avevamo previsto una produzione di 600 unità. Quelle sono perdute, sul fondo del mare, ma abbiamo potuto riavviare la produzione con scocche e altri parti che avevamo. I clienti saranno soddisfatti”.
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