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Lamborghini: addio al V12, celebrazione della Diablo
Si chiude la generazione del V12 con l’Aventador Ultimae di Lamborghini. Sarà svelata circa nell’anno 2023.
Il marchio italiano della Lamborghini è da sempre affezionato al frazionamento del V12. Giotto Bizzarrini firmò ebbene la prima versione di circa 3.5 litri destinata alla famosissima 350 GT e attraverso numerosi upgrade questo tipo di propulsore è finita su modelli e prototipi come la Miura e la famosissima Countach. Senza dimenticare la Diablo, un veicolo importante per il marchio Toro, perché è stata all’epoca anche la prima a dare la trazione integrale con la versione modello VT, scelta poi diventata fondamentale. Il modello Diablo, apre l’era delle supercar, poi dopo la Murciélago e la famosa Aventador.
La storia
Sviluppata da Lamborghini a partire dal 1985 con il nome 132, la Diablo realizzata grazie anche a Sandro Munari realizzata dal 1990 fino ai primi anni duemila in circa unità 2903. L’auto fu data prima con motore V12 con upgrade a 5.7 litri da 492 CV. Poi successivamente la VT a trazione integrale nel 1993. All’anno 1995 l’uscita della Diablo SV, aveva in dotazione il V12 in una nuovissima variante da 517 CV nello stesso anno ci fu la VT Roadster con tetto apribile. Nel 1999 si raggiunsero i 536 CV.
Nell’anno 1998 arrivò la famosa versione Diablo GT, 80 esemplari con componenti in carbonio e variante da 6.0 litri del motore ovviamente V12 con 575 CV ma solo in trazione posteriore. Infine nel 2001 si concluse con la serie limitata VT 6.0 SE, con soli 42 unità.
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