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Laffite Automobile: un quintetto in edizione limitata
Laffite Automobile ha le sue prime vetture, in edizione limitata: dalla coriacea Atrax alla sportivissima LM1, si respira il mondo della F1.
Buon sangue non mente. Così come Jacques, storico pilota di Formula 1, anche Bruno Laffite ha una predilezione per la velocità. E lo manifesta a pieno mediante la sua nuova scommessa imprenditoriale, la Laffite Automobile, che, a dispetto della nazionalità del fondatore, affonda le radici in Italia. Lì dove ha origine la GFG Style, il centro stile di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, la quale si occuperà di definirne lo stile. Alla costruzione fisica ci penserà la torinese LM Giannetti, per un terzetto italiano pronto a meravigliare il pubblico, con alcune delle più belle serie limitate dei prossimi anni. Senza perdere tempo, escono allo scoperto ben cinque nuovi modelli volti a farne capire le potenzialità, tre più due a voler essere precisi.
Sculture in movimento
Si parte dalla Dakar Atrax. Contraddistinta da un look estremo, è in grado di fronteggiare ogni tipo di terreno, grazie alle soluzioni meccaniche sviluppate dagli ingegneri meccanici. Da una costola della Atrax nasce la variante Stradale, più sobria ma con lo stesso schema 2+1 degli interni.
La terza proposta risponde al nome di Barchetta, avente due posti separati e due parabrezza individuali, le cui forme ricercate fanno venire in mente l’halo di Formula 1. “L’idea concepita originariamente da mio padre nel 1959”, ricorda Fabrizio, che del progetto Lafitte ha la direzione stilistica, “fu riproposta sul prototipo Aztec del 1988. L’ultima sperimentazione formale di uno schema simile è stata introdotta con la concept car Dora del 2020, che in realtà può essere letta come l’inizio di questo progetto”. Il parabrezza è, invece, singolo nel caso della declinazione Coupé, dal tetto in carbonio asportabile.
Infine, completa la nutrita schiera di vetture la LM1, pensata per dare il meglio di sé nel motorsport, pur omologabile per uso su strada.
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