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La UE approva i dazi sulle auto elettriche cinesi: la decisione dell’Italia
L’Unione Europea ha approvato i dazi sulle auto elettriche cinesi con il supporto dell’Italia. La Germania si oppone.
L’Unione Europea ha ufficialmente approvato i dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina, una misura che ha sollevato divisioni tra i membri dell’Unione. L’Italia ha votato a favore, insieme ad altri 10 Paesi, sostenendo la necessità di proteggere l’industria automobilistica europea dalla concorrenza cinese, considerata sleale a causa dei sussidi statali ricevuti dai costruttori cinesi.
L’UE impone dazi sulle auto cinesi: Italia e Francia in prima linea
I nuovi dazi, che entreranno in vigore il 30 ottobre 2024, si aggiungeranno all’attuale tariffa del 10% e potranno raggiungere il 35%, in base al produttore. Ad esempio, il gruppo cinese Saic, noto per il marchio MG, vedrà imposte del 35,3%, mentre Tesla affronterà un dazio del 7,8%. Nonostante l’approvazione, la misura non è stata accolta con unanimità: 5 Paesi, tra cui la Germania, hanno votato contro, e 14 si sono astenuti.
La posizione tedesca è legata alla forte dipendenza della sua industria automobilistica dal mercato cinese, con aziende come BMW e Volkswagen che vedono nella Cina il loro principale mercato estero. La Germania teme che Pechino possa reagire con ritorsioni commerciali, danneggiando l’export di auto tedesche e altri prodotti europei.
La Cina minaccia rappresaglie economiche
Il governo cinese ha reagito duramente alla decisione dell’Unione Europea, negando le accuse di sussidi statali e minacciando dazi punitivi sulle esportazioni europee. Pechino potrebbe colpire settori strategici per l’Europa, come quello lattiero-caseario e la carne suina, ma anche gli alcolici, in un’escalation che potrebbe coinvolgere molteplici settori economici.
Nonostante la ferma opposizione della Germania, l’Italia e la Francia hanno spinto per l’approvazione dei dazi, con l’obiettivo di proteggere le aziende europee e favorire la crescita di una filiera del veicolo elettrico più competitiva sul mercato globale. Il ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che i negoziati con la Cina e nell’ambito del WTO sono ancora possibili, lasciando aperta la porta a un possibile compromesso che possa evitare un’escalation del conflitto commerciale.
La decisione europea riflette le tensioni crescenti tra Europa e Cina, in un contesto di competizione economica globale, dove il settore dei veicoli elettrici rappresenta un pilastro del futuro industriale e della transizione ecologica europea.
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