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La svolta eco-sostenibile di Volvo nel trasporto marittimo
Il gigante automobilistico svedese Volvo sostituisce il carburante fossile con opzioni ecologiche per i trasporti via mare.
Un colosso dell’industria automobilistica come Volvo non poteva non apportare una svolta decisiva alla propria filiera produttiva. L’obiettivo principale: eliminare progressivamente l’utilizzo di carburanti fossili per il trasporto marittimo, puntando su soluzioni a basso impatto ambientale.
La decisione nasce da un progetto collaborativo con i partner logistici Maersk, Kuehne+Nagel e DB Schenker, e prevede l’impiego di un biocarburante innovativo: esteri metilici degli acidi grassi (Fame). Derivati principalmente da oli alimentari di scarto.
Un passo avanti verso la decarbonizzazione
L’adozione di questa nuova forma di carburante rappresenta un avanzamento significativo per Volvo nel suo percorso di decarbonizzazione. Questa mossa permetterĂ di ridurre l’emissione di CO2 di 55 mila tonnellate all’anno, pari a un camion a pieno carico che percorre l’equatore circa 1.200 volte. Il risultato è una diminuzione del 84% delle emissioni rispetto all’utilizzo di carburanti fossili.
La decisione rientra in un quadro piĂą ampio di misure ecologiche adottate da Volvo. La casa automobilistica svedese si è prefissata di diminuire l’impronta di carbonio del ciclo di vita di ogni sua auto del 40% tra il 2018 e il 2025. Questo obiettivo implica una riduzione del 25% delle emissioni derivanti dalle attivitĂ operative, compresa la logistica.
Infine, Volvo si è posta un traguardo ancor piĂą ambizioso: raggiungere una produzione climaticamente neutrale entro il 2025. Questa transizione verso la sostenibilitĂ segna un punto di svolta per l’intera industria del trasporto marittimo, dimostrando l’impegno di Volvo nel promuovere un futuro piĂą verde.
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